Zafferano (clicca sulla parola)
Le origini incerte, presumibilmente asiatiche, ci parlano dello zafferano come di una pianta antichissima propagatasi nel
tempo in molti Paesi del bacino mediterraneo, grazie alla coltivazione, ampiamente diffusa anche in Italia: le
coltivazioni più ampie si trovano nelle Marche, in Abruzzo e in Sardegna, Umbria e Toscana.
Questa pianta, lo “Crocus sativus”, è un’iridacea che è anche tripoide, cioè non produce semi, i è stata tramandata nel
tempo solo grazie alla coltivazione, abbastanza complessa e laboriosa, non è una pianta spontanea. Sconosciuto ai più e
poco conosciuto a molti, riconosciamo lo zafferano solo quando sentiamo parlare di “risotto alla milanese”, o giallo,
ma forse ad avvicinarci un po’ di più a questo fiore viola qualcos’altro d’interessante scopriamo…, come ad esempio
quante e quali grandi proprietà hanno fatto si che questa spezia sia stata tramandata di generazione in generazione.
Il suo fiore viola che sboccia in inverno, regala tre stimmi che una volta raccolti vengono essiccati per essere ridotti in
polvere o usati interi, bellissimi come sono… Il suo nome che deriva dalla traduzione latina safranum, ha origine dalla
parola araba za’faran, significa giallo …
Gialla è la tintura ricavata dai suoi steli; già 50.000 anni fa. Dipinti ritrovati e affreschi, nelle grotte di Knosso, ci
parlano di fanciulle che raccolgono questi fiori, rappresentati anche nelle ceramiche di Thera, usati per le proprietà
medicinali, cosmetiche e per la tintura…
Tintura usata per i tessuti destinati ai ceti elevati, re Assiri, principi faraoni, nell’imbalsamazione delle mummie e che
dopo la morte di Budda divenne la tintura dei monaci buddisti. Usato come cosmetico, in creme o polveri: Cleopatra lo
spargeva sulla pelle per darle un colore dorato; come unguento e come profumo. I Romani amavano spargerlo nelle
loro sale da pranzo o nelle acque termali, e quando ne scoprirono anche l’uso terapeutico iniziarono a coltivarlo.
Ma lo zafferano sembra proprio avere enormi proprietà terapeutiche
Secondo recenti studi sembra assodato che lo zafferano sia ottimo per curare la depressione, lo stress, gli stati d’ansia;
gli Arabi infatti lo usavano proprio per ritrovare il buon umore.
Lo zafferano è uno degli alimenti più ricchi di sostanze carotenoidi, si potrebbe definire un antitumorale naturale, in
quanto al suo interno i carotenoidi sono concentrati 1000 volte di più rispetto alla principale fonte di carotenoidi
presente in natura, cioè la carota. I carotenoidi, sono noti inoltre per le loro proprietà antiossidanti; come il Licopene,
che conosciamo e amiamo grazie al pomodoro; molte le vitamine del gruppo B e C, oltre alla vitamina A, e la
Zeaxantina.
ILe proprietà della zafferano si sono dimostrate utili anche in caso di de pressione, sbalzi di umore e tensione
nervosa. Grazie alle ottime proprietà antiossidanti dei carotenoidi è ottimo per la memoria e la capacità di
apprendimento; è allo studio l’ipotesi che lo zafferano sia in grado di inibire il deposito di alcune proteine presenti nel
cervello umano quando si è in presenza della malattia di Alzheimer.Il colore giallo gli viene dato dalla crocina, dal safranale, il profumo, e la picrocrocina, il sapore pungente. Insieme,
queste tre caratteristiche organolettiche conferiscono allo zafferano quel particolare sapore che conferisce ai cibi.