Yogurt ottimo per la salute
Gli effetti sulla salute di latte e prodotti caseari fermentati, come lo yogurt, sono stati ampiamente studiati.
Prendiamo uno yogurt con i probiotici sono veramente impressionanti gli effetti benefici per la nostra salute e molto più numerosi di quelli di uno yogurt che non ne ha.
Il primo effetto positivo riguarda la digestione. Allo yogurt probiotico è stata associata una molteplicità di effetti benefici per la salute dell’apparato digerente.
Il consumo regolare di yogurt con fermenti vivi o attivi, può contribuire a trattare la diarrea associata agli antibiotici e a ripristinare l’equilibrio della flora intestinale.
Inoltre, lo yogurt probiotico con bifidobatteri può ridurre i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile e contribuire a ridurre la stitichezza
I probiotici nello yogurt possono anche alleviare i sintomi di intolleranza al lattosio migliorando la digestione del lattosio stesso.
Per l’osteoporosi e la salute delle ossa, lo yogurt è una ricca fonte di calcio e proteine, e può diminuire il rischio di osteoporosi, una condizione caratterizzata da ossa deboli e fragili. Tra gli anziani è elevato il rischio di fratture ossee, e i prodotti lattiero-caseari vengono considerati da molti anni come protezione contro l’osteoporosi, perché ai latticini viene riconosciuta la capacità di dare una maggiore densità ossea grazie al consistente contenuto di calcio e di proteine nel latte.
Anche la pressione sanguigna beneficia dello yogurt. La pressione del sangue alta, chiamata anche ipertensione, è uno dei principali fattori di rischio per malattie cardiovascolari.
Gli studi suggeriscono che il consumo regolare di yogurt può abbassare la pressione sanguigna nelle persone con ipertensione. Tuttavia, questo effetto non è limitato allo yogurt ma è esteso anche ad altri prodotti lattiero-caseari.
Latte intero, cibo vero
Secondo le nuove tendenze alimentari bere latte intero e mangiarne i derivati: burro, formaggi e yogurt non fa male ma anzi facilita l’assorbimento delle vitamine liposolubili, A, D, E e K. Lo sapevano molto bene tutte le popolazioni che ci hanno preceduto nelle epoche in cui non esisteva l’industria alimentare e sono sopravvissute egregiamente. Facciamo questa riflessione perché nell’epoca del “light” e della lunga conservazione, la maggior parte degli alimenti vengono vuotati dei loro veri valori nutrizionali per essere riempiti di additivi chimici senza alcuna funzione nutrizionale. Quando si trasforma il cibo per immetterlo sul mercato a condizioni ben precise che partono dalla famosa shelf-live, la vita sullo scaffale, o in altre parole quanto a lungo può vivere senza che subisca danni, è chiaro che deve sottoporsi ad una serie di trattamenti perché non si alteri il sapore, il colore e mantenga un aspetto sempre bello e accattivante. Tutti questi processi fanno spesso molti più danni alla salute di un cibo vero, integro, proprio come i cibi light, che riescono a dare l’illusione che non facciano ingrassare, ma sono più pericolosi di molti altri prodotti. Lo affermano esperti del settore: se da un punto di vista economico il light è una gran trovata, da quello biochimico non ha alcun senso perché per rendere questi prodotti fat-free più gustosi, hanno tolto i grassi ma hanno aggiunto il doppio degli zuccheri.
Riflessioni queste, che stanno portando i consumatori a preferire e consumare cibo vero, intero.
Il poco ma buono, pulito, non inquinato dagli additivi chimici
trova conferma nel Nielsen’s 2015 Global Health and Wellness Survey una serie di interviste online a 30 mila persone; piccole porzioni ma come Dio comanda, e via libera all’alimentazione “vera”.
Il rapporto del Credit Suisse Research Institute apprezza la giudiziosa riabilitazione dei grassi saturi (contenuti in latte, panna, burro, formaggi), la cui incidenza sulle patologie cardiache non sarebbe supportata da prove scientifiche, mentre nel progetto Epic (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition), sono “stati monitorati per 5 anni, più di 35 mila olandesi, ormai manifesto vivente di un nesso tra vigoroso consumo di latte e formaggio e basso rischio cardiovascolare, e questo grazie a quei grassi saturi a media e a corta catena presenti nei latticini. In altre parole sembra che i grassi saturi non siano tutti uguali e non tutti hanno lo stesso effetto, dipende dal cibo che li contiene. Studi scandinavi recenti affermano che chi tiene alla linea non deve aver paura del latte fresco intero anzi, la sua ricchezza di grassi saturi, sempre che si parli di cibo vero, concreto, “velocizza il metabolismo e gioca un ruolo nell’espressione genica e nella regolazione ormonale. E per quanto riguarda le signore. Il calcio dei latticini contrasta il cortisolo e dunque la ciccia nei punti critici, per non parlare del triptofano, che seda gli attacchi estemporanei di fame.”
Sono i nostri esperti italiani a raccomandare l’importanza di un giusto equilibrio e quantitativo nel consumo. «In senso generale, il nostro fabbisogno di grassi è pari al 25-30% delle calorie quotidiane. Ma in definitiva quello che è più importante è la nostra salute ed un prodotto sano ha origini sane. Per bere un buon latte intero, è necessario sapere cosa mangia la mucca, dove e come vive. Se non vogliamo cadere in prodotti industriali di scarso contenuto qualitativo allora dobbiamo scegliere come avere il nostro latte intero, dei formaggi e dello yogurt fatto in casa o come a casa.