formagginoSiamo proprio sicuri che, formaggi a pasta molle,  formaggini, fette per toast, facciano bene ai nostri bambini? Benchè  molto spesso li troviamo presenti nell’alimentazione per bambini, secondo quanto ci dice leziosa.com, “ la presenza dei polifosfati rende questi prodotti industriali poco adatti alla loro alimentazione e a quella degli anziani, in quanto riducono l’assorbimento intestinale del calcio.”

E si è proprio così o meglio,  non è tutt’oro quello luccica…  Anche nei formaggi, molti dei quali famosi in tutto il mondo conservanti, coloranti e additivi chimici abbondano nascosti da mille sigle, nomi ed omissioni…

Dopo una doverosa, seppur nota, premessa su quanto stabilisce la vigente normativa italiana:

“il nome di formaggio o cacio è riservato al prodotto ottenuto dal latte intero, parzialmente scremato o scremato, oppure dalla crema, in seguito a coagulazione acida o presamica (coagulazione provocata dall’a- zione di due enzimi, la chimasi e la pepsina, contenute nel caglio o presame)  anche facendo uso di fermenti e sale”  andiamo alla ricerca di tutti gli additivi contenuti nei formaggi.queso_Burgos

Partendo dalle frodi e sofisticazioni riportate  sempre in questo articolo  (leziosa.com) abbiamo spaziato per il web e abbiamo trovato tantissimo da raccontarvi a conferma che se ci informiamo possiamo evitare molti danni, sotto tutti i punti di vista.

Secondo l’Ufficio di Sicurezza CIA questi sono tutti gli additivi chimici che possiamo trovare nei formaggi.

Formaggi ottenuti con l’impiego di latte in polvere ricostituito (vietato in Italia, ma consentito in altri Paesi).

Formaggi pecorini e caprini contenenti percentuali più o meno elevate di latte vaccino.

Mozzarelle di bufala contenenti percentuali più o meno elevate di latte vaccino.

Attribuzione della denominazione di formaggi a denominazione di origine a formaggi comuni.

Vendita di formaggi di provenienza diversa, anche estera, come formaggi tipici o a denominazione di origine.

Prodotti non conformi ai bandi di gara per le esportazioni destinate agli aiuti alimentari.

Latticini e formaggi preparati con il latte in polvere per uso zootecnico.

Aggiunta di grassi, soprattutto margarina, per ottenere la quantità lipidica richiesta da quel particolare formaggio che si vuole ottenere.

Aggiunta di fecola o di farina di patate o di amidi per aumentarne il peso.

Aggiunta di pectine e gomme viniliche ai formaggi molli per conferire maggiore compattezza.

Aggiunta di formaldeide ai formaggi duri a scopo disinfettante per mascherare difetti di lavorazione dovuti all’utilizzo di latte scadente.

Aggiunta di sostanze coloranti o minerali.

sottilettecSecondo un poco chiaro (a nostro avviso, giro di parole):  “Con nota del 4 maggio 2005 il Ministero ha chiarito che non viola l’art. 32 del R.D.D. 2033/1925 (quindi è ammessa) l’operatore che utilizza fecola di patate con funzione di anti agglomerante sulla superficie dei

formaggi grattugiati, tagliati a cubetti, in listarelle e simili confezionati in atmosfera protettiva nella misura massima del 2%  (http://www.newsfood.com/lutilizzo-della-fecola-di-patate-con-funzione-di-antiagglomerante-nei-formaggi-tagliati/) . Comunque fecola o farina di patate sicuramente incidono sul peso….

Da il Fatto Quotidiano de “Margarine vegetali potenzialmente cancerogene per bambini e anziani”

Lo dimostra una nuova analisi delll’Autorità Europea per la sicurezza alimentare. In questi condimenti è presente un contaminante che, su alcune fasce della popolazione, è oltre i livelli di assunzione raccomandati. E può essere nocivo.

Continuiamo con l’aggiunta di pectine e gomme viniliche ai formaggi molli per conferire maggiore compattezza;

l’aggiunta di formaldeide ai formaggi duri a scopo disinfettante per mascherare difetti di lavorazione dovuti all’utilizzo di latte scadente;

vendita di formaggi di provenienza diversa, e magari estera, come tipici o a Denominazione di Origine Protetta DOP

formaggi pecorini contenenti percentuali più o meno elevate di latte vaccino;

formaggi ottenuti con latte in polvere ricostituito (consentito in altri paesi);

mozzarelle di bufala contenenti percentuali più o meno elevate di latte vaccino;

attribuzione della designazione di formaggio doc a formaggi comuni;

l’aggiunta di sostanze coloranti o minerali.

Sempre leggendo leziosa.com

I formaggi fusi sono dei derivati industriali che si ottengono per fusione a caldo (90 °C) per lo più utilizzando gli scarti degli altri formaggi… procedimento inventato in Germania alla fine del 1800 per aumentare la conservabilità dei prodotti esportati oltreoceano, e oggi sono una realtà industriale considerevole. Il primo brevetto per i formaggi fusi fu della Svizzera Gerber nel 1910; ma è la statunitense Kraft a brevettare nel 1930 le sottilette ed il confezionamento in film plastici negli anni ’50 e ’60.

Sono formaggi fusi le sottilette, i formaggini, ( per questo non fanno bene ai bambini) ecc. Durante la lavorazione possono essere aggiunti burro, margarina e vari additivi chimici come conservanti, coloranti, ma sopratutto sali di fusione (fosfati, polifosfati e citrati) necessari per facilitare la fusione e mantenere l’idratazione della pasta.

Vale la pena leggere interamente quest’articolo per conoscere quanti altri additivi vengono aggiunti e quale modalità di produzione subiscono la maggior parte dei formaggi che quotidianamente mangiamo.

Tutelare i nostri figli cercando di scegliere con più cura i prodotti che compriamo significa aiutarli ad avere un futuro migliore.

Nella nostra ricerca abbiamo trovato dei commenti che sembra abbiano fatto dei ragazzi: http://freeforumzone.leonardo.it/lofi/sentite-questa/D6022431.html

Non ci resta che sperare che ce ne siano molti come loro… SVEGLI!

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