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Una stupenda città situata su un piccolo colle che guarda l’Adriatico. Un incantevole susseguirsi di case color mattone aggrappate sulla sommità del colle Sabulo, rivolte verso l’azzurro mare e protette alle spalle dai Monti Sibillini che, in lontananza fanno da scudo al rincorrersi di bellezze architettoniche che caratterizzano quest’angolo d’Italia.
Fermo dalle mille memorie storiche ed artistiche ed un livello culturale alto formato dalle diverse epoche che l’hanno attraversata; le sue origini appartengono alla prima età del ferro ed oggi i suoi palazzi in pietra ed i suoi monumenti ci raccontano dei Romani e dei Longobardi, dei Barbarossa e degli Sforza……
Fermo
Piazza del Popolo l’ombelico di questo borgo gioiello. I due loggiati cinquecenteschi si aprono come ali ai visitatori e li accompagnano verso il Palazzo Dei Priori,del ‘400, dalla facciata a ventaglio e al quale si accede da una doppia scalinata finemente lavorata.
Il Palazzo accoglie all’interno la Pinacoteca che custodisce opere d’arte come la stupenda Natività del Rubens.
La Biblioteca Comunale dove sono raccolti oltre 400mila volumi di notevole valore storico-culturale.
Da visitare il Duomo, romano-gotico, sul punto più alto della città che regala un panorama unico sull’Adriatico dal Conero di Ancona alla Maiaella abruzzese fino a lambire, in particolari orari e condizioni la costa slava. Preziossimo il Teatro dell’Aquila ricco di eventi culturali di notevole prestigio e poi, le antichissime Cisterne Romane, palazzi e Chiese che raccontano i secoli di una Fermo antica ma straordinariamente giovane che oggi più che mai presenta con orgoglio i suoi
PAESAGGI E PAESI……
Un grande patrimonio culturale, storico e artistico custodito all’interno di antichi borghi, nelle botteghe artigiane, dove ancora oggi saperi antichi e innovazione si fondono per continuare un sodalizio che contraddistingue tutte le produzioni locali. Questo è il fermano, un territorio con nobili origini ma con una grande tradizione di laboriosità che nel tempo si è tradotta in eccellenze riconosciute a livello internazionale: come il distretto calzaturiero (tra i primi in Europa) e quello del cappello. Una continuità che ha permesso ai sui abitanti di mantenere inalterata la qualità della vita fondata su valori sani e genuini.
Di conseguenza anche l’enogastronomia riflette i caratteri salienti di questa terra, anzi è parte integrante dell’identità dei luoghi, poiché è basata sugli ingredienti semplici della propria terra e sull’armonia con il paesaggio.
La Provincia di Fermo intende promuovere e valorizzare questo patrimonio anche attraverso la creazione di itinerari specifici: Un turismo sicuramente legato al tessuto artistico, culturale e naturale ma anche alla ricchezza e alla varietà dei prodotti tipici di questa terra. D’altronde, oggi più che mai, sappiamo che il patrimonio enogastronomico di un territorio costituisce un importante fattore attrattivo, in quanto consente al visitatore di legare la propria esperienza ai saperi e alla cultura del luogo, contribuendo a creare dei rapporti umani oltre che a far conservare un piacevole ricordo di un viaggio.
“La riscoperta dei prodotti tipici e delle risorse enogastronomiche rappresentano, dunque, una grande potenzialità del nostro territorio che se opportunamente sostenute potranno essere fonte di un nuovo sviluppo.” È questo l’obiettivo che il Presidente della nuova Provincia di Fermo, Fabrizio Cesetti, si pone per una riqualificazione del territorio. Insieme all’Assessore al Turismo ed Agricoltura, Guglielmo Massucci si stanno già predisponendo le azioni chiave e nel frattempo è stata presentata alla BIT di Milano una prima importante azione in tal senso: il nuovo depliant del Fermano: Paesaggi e Paesi un affascinante incontro tra natura e storia.
Il Fermano vanta un eccellente patrimonio agroalimentare ed enogastronomico ed è necessario quindi rafforzare questo legame con il territorio d’origine, contribuendo a creare una immagine più rappresentativa del luogo e della sua gente. Dal pesce azzurro del mare Adriatico, alle rinomate tagliatelline di Campofilone, alle saporitissime pesche della Valdaso, al Rosso Piceno ed al Falerio. Questo immenso patrimonio rappresenta una risorsa da valorizzare perchè in grado di apportare valore e creare un turismo di eccellenza.