Profumo di eterna giovinezza

pesca-frutto-estivoIl suo fiore in Cina è simbolo di eterna giovinezza, di lunga vita ed immortalità per  le sue remotissime origini che risalgono addirittura a 5 secoli prima della scoperta della nostra; proprio dalla Cina meridionale la pesca si diffonde in Asia e in Occidente per arrivare poi in Persia da cui prende il  nome. I Romani ne avevano identificato cinque specie ma soltanto verso il 1500 la pesca conquista la sua giusta fama. La pesca è sicuramente uno dei frutti estivi più apprezzati per la sua polpa carnosa e succulenta bianca o giallo-arancio avvolta da una pelle vellutata solcata da un breve tratto che la divide quasi in due. Ha un nocciolo grande e legnoso che racchiude una mandorla da non mangiare assolutamente perché tossica.

Tante, tante varietà

Da che mondo è mondo la pesca esiste in natura con una moltitudine di varietà  di specie, forme e colori: le conosciamo come pesche comuni: hanno una pelle sottile e vellutata, dalla polpa bianca o gialla, coperte spesso da una leggera peluria; le chiamiamo pesca noce o netarina: hanno la pelle liscia e la polpa gialla e soda, mentre le percoche invece sono pesche che hanno una polpa consistente molto adatta alla conservazione e all’industria. Ha una grande resistenza a tutte le temperature, dai -15 a + 40 gradi,  quindi viene coltivata in diverse zone d’Italia. Ma sono molte alte  le varietà che si coltivano.

Profumo di pesca

La pesca ha un profumo forte e persistente regalato dalle oltre 80 sostanze più o meno volatili che lo compongono, e aumentano notevolmente molto prima della maturazione completa della pesca, nel momento in cui acquisisce il suo caratteristico aroma, che s’interrompe e quindi la pesca sarà poco profumata se viene raccolta primDSC_4998a del tempo. Potrete rendervi conto se la pesca è stata raccolta prima della completa maturazione per poi essere messa nei frigoriferi, proprio dal suo profumo. Se lasciata ancora a temperatura ambiente continuerà a sviluppare il suo aroma.

Molto ricca di vitamina C,  basterebbe una pesca al giorno per contribuire con un  15% al nostro fabbisogno giornaliero la pesca rinfresca, idrata, disintossica senza ingrassare perché ha solo 40 calorie per 100 g, quindi poco zucchero, calcio, potassio e sali minerali che aiutano a combattere i radicali liberi. Ma non solo la ricchezza di vitamina C è fondamentale  per la fortificazione delle ossa, e per il trasporto e assorbimento del ferro nel sangue, ottima anche per i file0001499315275denti e la pelle: è la frutta più mangiata della stagione estiva.

Una pesca matura al punto giusto

Se matura al punto giusto, la pesca è fragrante, saporita e facilmente digeribile: le sue fibre sono quindi particolarmente tenere e ben tollerate sia da consumatori sensibili che dai bambini. Per riconoscere una pesca “matura al punto giusto” quindi dal sapore ottimale, dal profumo abbastanza forte, basta vedere se cede leggermente facendo una leggera pressione con le dita. Sarà il naso comunque a dovervi guidare nella scelta delle pesche, sicuramente non il colore della pelle che può variare, quindi evitate di prendere pesche troppo dure  poco profumate, rischiano di non maturare più, e ricordate, non è vero che le pesche a polpa bianca sono  più profumate da quelle a polpa gialla.

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