Vi siete mai chiesti dove saremmo senza la pasta?
Che sia un piatto di spaghetti tutto italiano con ragù di carne, o aglio olio e peperoncino o più semplicemente, burro e parmigiano, o che sia un piatto di pasta orientale al curry e spezie aromatiche, che sia di grano, di riso, di fagioli o di mais, o di una miriade di altre varietà poco conosciute la pasta è, da millenni, il fiore all’occhiello di molte cucine nel mondo.
Gli archeologi asseriscono che le tagliatelle in Cina esistevano già 4000 anni fa, ma è altrettanto vero che in Italia la pasta si mangiava prima che Marco Polo andasse in Cina. I colonizzatori spagnoli la portarono nelle Americhe, ma solo con la grande immigrazione dagli italiani nella seconda metà del diciannovesimo secolo negli Stati Uniti, la pasta guadagna un primato importante anche nelle tavole degli americani e dal 1920, la pasta diventa un piatto abituale anche per loro.
Ma quanto ne sappiamo sulla pasta? Ne esistono molti tipi, impariamo a riconoscerli
Il kamut sembra proprio che non sia altro che un “mito” e alcuni dicono da “sfatare”
“ Il marketing decisamente efficace che è alla base del successo del Kamut ha fatto leva su tre aspetti: la suggestiva leggenda del suo ritrovamento, l’attribuzione di eccezionali qualità nutrizionali ed una presunta compatibilità per gli intolleranti al glutine. Parliamone.” Ma il kamut non è altro che un nome, un brand, un marchio registrato di un ottimo prodotto.
Pasta di farro (fatta con il 100% farina di farro) si ottiene dalla farina di questo frumento che è sempre stato alla base dell’alimentazione dei legionari romani per le sue caratteristiche nutrizionali. Perso nel tempo a causa della bassa resa, oggi il farro viene rivalutato per la quantità di proteine del gruppo B e un amminoacido essenziale.
Pasta di Quinoa, un grano antico simile al riso; riportata alla ribalta soltanto di recente e viene definita come la “madre di tutti i semi”
Occupandosi CIbimBO esclusivamente di prodotti 100% italiani, non la conosciamo ma qui potete saperne di più sulla quinoa.
Pasta di semola:possiamo dire che è la più comune, quella che conosciamo tutti perché semola sta per farina e ce ne sono diversi tipi: sicuramente la migliore, se la troviamo e la farina integrale, poi ci sono le farine raffinate che perdono molto del loro valore nutrizionale per offrire in cambio, caratteristiche più commerciali. Il grano duro, eccezionalmente duro, è ricco di glutine, mentre “semola” si riferisce alla consistenza (la lavorazione potrebbe essere anche molto sottile). Se la pasta ha tendenzialmente un colore avorio leggermente giallognolo si può pensare che sia di semola di grano duro.
Pasta all’uovo è molto più delicata ed anche più indicata ad essere condita con salse e ragù dal momento che li assorbe più facilmente. Quella italiana è inconfondibile e può considerarsi tranquillamente una delle migliori e più famose al mondo.
Pasta senza glutine: gli ingredienti principali utilizzati per la pasta con farina senza glutine sono il riso scuro, il mais, una combinazione di mais e quinoa, e un’altra di patate e soia. Se vogliamo approfondire il tema sul senza glutine e sapere le risposte a queste domande:
Ma che cosa è esattamente il glutine? Ed è vero che i prodotti senza questa proteina sono più digeribili? Mangiare gluten free vuol dire “mangiare dietetico? Molte sono le domande, è sovente è difficile trovare risposte soddisfacenti o non contaminate da pregiudizi e disinformazione.” Vi consiglimo di leggere questo articolo su La stampa
E cosa ne sappiamo di farine? Un piccolo ripasso
Tornare a scoprire sapori meno raffinati ed industriali sarebbe un gran bene per la salute di grandi e piccini, esistono molte farine che possono aiutarci a variare i nostri menù: la farina di riso, di mais, di grano saraceno, di grano duro, di orzo, di miglio e ancora tante altre, ma fra quele che conosciamo:
Farina integrale: si chiama così perché non viene spogliata delle varie parti del chicco quindi è un alimento completo e nutriente. La farina integrale è riconosciuta come la migliore in assoluto, soprattutto se macinata a pietra, come una volta quando ancora non si conoscevano macchine e metodi di raffinazione; certo dava prodotti molto più grossolani, a differenza del bianco pane morbido che oggi mangiamo, ma sicuramente ricco di tutti i suoi nutrienti.
Farina 2 farina semi-integrale. Sarebbe il primo approccio per chi volesse avvicinarsi non troppo bruscamente a alla farina integrale perché subisce una raffinazione più lieve e mantiene buona parte delle sue sostanze.
Farina 1; viene setacciata all’85% quindi rimane ancora abbastanza integrale perché contiene più crusca.
Farina 0: farina un po’ meno raffinata della 00 ma una farina che ha perso gran parte dei suoi principi nutritivi.
Farina 00 è quella che conosciamo tutti, la più raffinata si ottiene macinando tutto il chicco di grano per cui si eliminano tutte le parti migliori a livello nutrizionale; alla fine resta solo l’amido, ovvero carboidrati semplici ricchi di zuccheri, che danno poche sostanze nutrizionali al nostro organismo.
Quando comprate la pasta quindi, cercate la migliore, una pasta artigianale senza conservanti, senza coloranti senza additivi chimici, che ce ne sono anche nella pasta più di quanto immaginiate e se la pasta la fate in casa, quindi con materie prime scelte da voi, siate attenti al tipo di farina.