Ogni giorno ed in ogni casa per fortuna c’è il pane. Bianco, ottenuto dalla farina di frumento, nero od integrale con farine che contengono anche la crusca, all’olio o salato, al latte, di segale, ai cereali o aromatizzato, nelle diverse forme che la nostra Italia prepara, ma il pane per fortuna è sulle tavole di tutti. Dalle origini antichissime è l’alimento base per i popoli dell’occidente, in contrapposizione all’oriente che invece aveva il riso, il pane è un insieme di farina, acqua , sale e lievito di birra, ma ora si sta riscoprendo, una volta si utilizzava il lievito degli impasti precedenti, il lievito madre. Dopo l’impasto si preparano le varie forme che si lasciano lievitare fino a che non viene messo al forno. Anche qui come per tutti i carboidrati l’eccessiva quantità di pane fa ingrassare.
Quando compriamo il pane dobbiamo fare attenzione in modo particolare il contenuto dell’acqua che non sia eccessivo e che non contenga sostanze come allume, solfato di rame, solfato di zinco aggiunte durante la lavorazione. Altro fatto da non sottovalutare è l’olio che spesso non è lo stesso dichiarato. Infine anche nel pane viene usato il glicole etilenico che è una sostanza cancerogena, che serve a far in modo che il pane resti fresco più a lungo.
Infine una differenza fra lievito madre, o naturale, o lievito di pane un composto di microrganismi naturali che grazie a diversi passaggi da un impasto all’altro, alternati a periodi di riposo, circa due settimane a 25°, sviluppano i fermenti naturali che poi gonfiano il pane.
Il lievito artificiale o lievito di birra, composto residui della fabbricazione della birra e da microrganismi coltivati industrialmente ed infine il lievito minerale, che viene usato in pasticceria ed costituito da diverse sostanze chimiche.

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