quadro_grassisaturiLa Danimarca ha introdotto la tassa sui cibi grassi.
Ultimamente sono sempre di più le nazioni che ricorrono a questo “stratagemma” per aiutare, diciamo così,i cittadini a riflettere sui danni provocati da una alimentazione non corretta.
La tassa, per parlare in euro, di circa 2,50€ al kg., verrà applicata su tutti i cibi che contengono grassi saturi: come  la margarina, il burro, le merendine ed i biscotti ma anche patatine fritte e  piatti precotti.
E’ un modo, dicono, per educare i cittadini a stili nutrizionali più sani, contribuendo ad aumentare le casse dello Stato.
Questo tipo di alimenti viene definito anche “junk food” o cibo spazzatura.
Sinceramente non sappiamo esprimere un giudizio su questo provvedimento. Riteniamo però che una buona educazione sia alla base di un cambiamento nutrizionale. D’altra parte, fino a poco tempo fa si è lasciato che il mercato offrisse di tutto e di più, come possiamo pretendere ora, improvvisamente, di togliere ciò a cui tanti sono abituati.
Perché non spiegare cosa sono questi grassi saturi? Non sarebbe meglio informare il cittadino in modo semplice e corretto?Rivolgeremo la domanda ai nostri esperti e la  pubblicheremo quanto prima.
Avvertire, educare, far capire che il cibo può fare veramente male sarà un metodo più lungo ma più efficace.

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