Oltre le parole…
Quello che diciamo, pensiamo ed emaniamo ha un’influenza profonda sui bambini. E’ risaputo che genitori, adulti, educatori hanno un ruolo fondamentale nella crescita, nell’educazione e nel fiorire di giovani menti e cuori. Sappiamo che possiamo essere modelli positivi per loro e non solo con quello che diciamo, ma anche e soprattutto con gli esempi che diamo, con i nostri comportamenti e le azioni che compiamo. Ma c’è di più! Tutti noi adulti, educatori ma soprattutto noi genitori, possiamo scendere ancora più in profondità e capire che c’è un legame sottile, invisibile, ma estremamente potente che ci collega, ed ha la capacità di influenzare i giovani esseri umani con cui siamo a contatto. Non è solo quello che facciamo, quello che diciamo che lascia il suo segno sul pensiero, sulla consapevolezza e sul senso della vita dei bambini, ma è quello che emaniamo dal più profondo di noi stessi, quello che noi crediamo e sentiamo.
Per fare un esempio banale, un bambino ha fatto un disegno che apparentemente non è un granché, ed io con l’intenzione di aumentare la sua autostima, gli dico che è molto bello, ma in realtà, quello che sento è che è discreto mica un granché… Al bimbo arriva l’incongruenza, tra le parole di apprezzamento e l’energia che sta sotto quelle parole, energia che esprime che in realtà quel disegno non è davvero bellissimo come gli viene detto.
Oltre è parlare con il cuore
Ma…. dov’è il segreto, per voler passare il messaggio, sicuramente costruttivo e importante per il ragazzino, che il suo disegno è bello, ha valore? Il segreto è riuscire a vedere oltre, è riuscire a capire l’impegno messo, la difficoltà nel farlo; osservare il disegno col cuore aperto e senza giudizio, percepire l’amore e l’apertura che il bambino ha messo nel creare la sua opera. E’ da quel posto di apertura e di non giudizio, nel vedere oltre l’apparenza, che abbiamo la possibilità di poter dire “Wow, ma che bel disegno!”, perché quel disegno è comunque una espressione di sé … e non può non essere meravigliosa. Vorrei fornire un altro esempio, riguarda uno studio recente che ha mostrato quanto le nostre credenze possono influire su giovani esseri umani in via di sviluppo.
In una scuola è stato misurato il quoziente intellettivo (QI) degli alunni di una classe; in seguito i bambini sono stati divisi in 2 gruppi con lo stesso QI medio. I due gruppi sono stati seguiti da insegnanti che hanno insegnato gli stessi temi e argomenti; l’unica differenza è stata che gli insegnanti sono stati avvertiti (falsamente) che il gruppo A aveva un QI inferiore rispetto al gruppo B. Dopo un intero anno scolastico, gli studenti sono stati valutati per i loro conseguimenti scolastici e conoscenze; il Gruppo A ha ottenuto risultati significativamente inferiori del gruppo B negli esami e test. Cosa dimostra questo? Che il pensare, le credenze, l’atteggiamento in base al quale gli insegnanti consideravano il gruppo A meno intelligente del gruppo B, ha effettivamente portato il gruppo A raggiungere risultati meno buoni ed imparare meno del gruppo B.
Quegli insegnanti pensavano che i bambini del gruppo A erano “meno” e inconsapevolmente li trattavano come “meno intelligenti” inviando il messaggio che quei bambini erano meno capaci e che avrebbero raggiunto risultati meno buoni.
Oltre il pensiero… co-creiamo la nostra realtà e quella dei nostri figli
Interessante vero? Possiamo portare queste informazioni nella nostra vita quotidiana … Quando pensiamo al nostro bambino come difficile, debole, bisognoso di aiuto, stiamo dando / rafforzando quel messaggio; con il nostro comportamento, con l’energia di ciò che stiamo pensando
stiamo realmente contribuendo al fatto che lui / lei si comportino in maniera più difficile, più debole, più bisognosa, più lagnosa … I bambini sono intimamente legati agli adulti a loro vicini, ed in loro si rispecchiano e si affidano. Quello che noi pensiamo di loro, co-crea la loro realtà. Pensiamo ai nostri figli come intelligenti, come essere umani creativi e dotati di infinite possibilità, che stanno facendo il loro meglio; abbiamo fiducia in loro. Non giudichiamo il loro comportamento, pensiamo a loro come Magici, non permettiamoci di proiettare su di loro i nostri modi di vedere la vita e nostri pensieri. Permettiamo loro di trovare la loro strada nel loro modo, vedendoli come Anime che stanno facendo del loro meglio, che sono qua con i loro doni unici e speciali, che sono meritevoli e degni di Amore e di esprimere Sè Stessi con la Luce nel Cuore. Co-Creiamo delle realtà di apertura, possibilità, fiducia, espansione ed Amore.
Dott.ssa Gaetana Tonti