L’olio evo: cos’è?
L‘olio evo è semplicemente olio extravergine d’oliva, il cui acronimo EVO, è stato coniato dall’agronomo dott. Massimo Epifani, esperto e collaboratore di Università e Istituzioni che si occupano dell’olio, per riconoscere meglio un prodotto di grande importanza.
Olio extravergine di oliva / Olio Evo
viene ottenuto dalla sola spremitura delle olive sane e unicamente mediante procedimenti meccanici (secondo i regolamenti vigenti), ovvero attraverso la sola pressione delle olive, non vengono aggiunti additivi chimici (come può accadere nel caso di alcuni oli di semi), nè coadiuvanti minerali, nè enzimi chimici per migliorare le rese e viene misurato in base al grado della sua acidità. La particolarità dell’extra vergine di oliva evo sono gli acidi grassi monoinsaturi che sembrano ridurre il rischio di malattie croniche, e aumentano il colesterolo HDL (buono) responsabile della pulizia delle arterie.L’olio extravergine d’oliva contiene antiossidanti, flavonoidi, polifenoli e squalene, dalle proprietà anticancerogene e di rinforzo al sistema immunitario, insieme ad antinfiammatori che combattono i radicali liberi e prevengono l’invecchiamento prematuro.
Nell’età infantile il consumo di olio evo aiuta una corretta crescita la formazione delle ossa, in età adulta invece, è consigliato soprattutto per proteggere l’apparato cardiovascolare, per la sua azione antiossidante, e sembra ottimo per ridurre il rischio di contrarre l’Alzheimer. L’olio evo italiano contiene Vitamina E e K mentre i minerali presenti sono potassio, sodio, calcio, ferro e zinco.
Olio evo
il migliore si ottiene rispettando le tempistiche della raccolta delle olive che variano in base alla varietà dell’olivo e alla stagione, di solito da fine ottobre alla metà di dicembre. Il tempo massimo per estrarre l’olio, deve essere inferiore alle 8 ore dalla raccolta, ottenendo così bassi i valori dei perossidi. La coltivazione scrupolosa della terra e l’assenza totale di diserbanti, pesticidi e qualunque prodotto con composizione chimica porta sicuramente alla produzione di prodotti con costi più elevati rispetto a soluzioni più industriali, ma sicuramente migliori.
Olio: come conservare il tuo olio
Ecco alcune regole da rispettare per conservare l’olio extravergine:
- L’olio di oliva è molto delicato ed è importante conservarlo correttamente.
- Per evitare che diventi rancido, l’olio extravergine deve essere acquistato in contenitori di materiale inerte e impermeabile all’aria, come le lattine AU o le bottiglie di vetro scuro. Sempre meglio evitare contenitori in plastica (PVC) perché alcune sostanze potrebbero essere assorbite dall’olio;
- E’ consigliabile travasare dalla lattina alle bottiglie di vetro se l’olio non viene consumato entro 5 mesi.
- Evitare il contatto con l’ossigeno. L’olio va conservato in contenitori pieni ed è importante chiudere sempre i contenitori subito dopo l’impiego;
- una volta aperto il contenitore, va consumato entro 6 mesi, evitare il contatto con metalli come ferro e rame, perché possono far diventare l’olio rancido.
- il temine entro cui l’olio deve essere consumato sono 18 mesi dalla produzione dello stesso;
- l’olio deve essere protetto dalla luce, posto in un luogo fresco ed asciutto, lontano da fonti di calore e aria;
- l’olio deve essere conservato ad una temperatura compresa, tra i 14 i 16 °C;
- mai tenere i contenitori vicino a forni o fornelli;
- è altamente sconsigliato conservare l’olio in frigorifero;
- L’uso di ampolle e oliere nei ristoranti è vietato. L’olio deve essere servito in contenitore chiuso ed etichettato (con tappo antirabbocco), per evitare che i furbetti sostituiscano o miscelino oli di varie origine, all’originale.