Per spiegare meglio l’importanza di mangiare senza conservanti, senza coloranti, senza tutti gli additivi chimici che sono parte integrante del nostro cibo quotidiano, abbiamo pensato di consigliarvi un articolo trovato in questo importante sito: http://www.my-personaltrainer.it/nitriti-nitrati.htm .
Parlando di nitriti e nitrati, elementi che in natura svolgono compiti fondamentali e ben precisi, l’articolo spiega con molta semplicità come l’uomo sia riuscito a trasformarli in alcuni tra i peggiori nemici dell’uomo, peggio ancora dei bambini: gli additivi chimici. Trasformandoli in fertilizzanti chimici ed in conservanti , (usati per preservare inalterate per periodi molto lunghi le caratteristiche dei prodotti alimentari) ogni giorno senza saperlo, tra falde acquifere inquinate e alimenti ne ingeriamo un certo quantitativo….
Ma si legge anche…: ” Questo aspetto è particolarmente pericoloso per i bambini ed i neonati che assorbono maggiori quantitativi di nitriti dall’alimentazione. La scarsa ossigenazione può, in questi casi, provocare asfissia e difficoltà respiratorie.”
CIbimBO cerca sempre di ricordare che il nostro organismo non è nato per elaborare la chimica quindi, è necessario comprendere che nitriti e nitrati (di per se anche innocui) in determinati contesti – nell’organismo umano – possono sviluppare (leggi l’articolo) delle sostanze cancerogene nitrosamine che l’FDA (Food and Drug Administration, Ente preposto al controllo degli alimenti in America), definisce: “…uno dei più potenti gruppi di sostanze cancerogene mai scoperto”
mentre “Secondo l’AIRC (Ass. It. Ricerca sul Cancro) il consumo di insaccati con conservanti è una della cause accertate di cancro allo stomaco”
CI chiediamo ora: dove li troviamo? Quasi dappertutto! In DGA ( dose giornaliera accettabile) viene bene o male messa nelle farine, nelle carni (anche al taglio), nelle verdure, nell’acqua (perché i fertilizzanti entrano nel terreno), nei salumi, nel pesce, in prodotti caseari, in scatola e confezionati.
La cosa tragica è che la legge impone (giustamente) di scrivere gli ingredienti in etichetta, e come abbiamo più volte letto, gli additivi sono tutte quelle sigle composte da una E seguita da dei numeri, ma non impone di dichiarare gli additivi che sono stati messi in precedenza negli ingredienti. Quindi se si dovesse fare un prodotto usando degli ingredienti che hanno già additivi chimici (anche dichiarati) l’azienda finale che in realtà non li usa, può dichiarare che il prodotto è senza additivi chimici.
Prendiamo l’esempio delle uova. Pensate che non ne abbiano? Molto più di quelli che potreste immaginare: dai coloranti, a tantissime altre sostanze che rendono il prodotto “commerciale” in altre parole bello, e a lunga durata.
Lo stesso vale per il pesce. Vi è mai capitato di trovarvi le mani tinte di rosso? In un modo o nell’altro gli additivi chimici vengono usati ovunque e l’altra beffa, a cui poco si pensa, che una piccola DGA di qua e una piccola DGA di la in una giornata si sommano…
Ma concludiamo riportando un altro articolo: http://www.ilfattoalimentare.it/lettera-salumi-nitriti-nitrati-additivi.html, è una lettera di un lettore:
“Gentile redazione, girando per i supermercati è assolutamente impossibile trovare salumi senza conservanti e antiossidanti (oltre che, spesso, aromi, destrosio, saccarosio etc)”…
La risposta di questa famosa testata: “Trovare salumi crudi stagionati senza nitrati e nitriti è impossibile perché …” E’ vero: andando al supermercato, che lo dicano o no, è impossibile trovare prodotti che non abbiano additivi e conservanti alimentari, perché è una delle condizioni principali per entrare in questi grandi meccanismi. Un supermercato ( come si legge) non potrà mai stare li a preoccuparsi della scadenza dei prodotti, devono durare anni…, lo vedete quando ci sono i sottocosto e le varie promozioni per smaltire le scorte. Ma è ancor più vero per noi, ed è la ragione di CIbimBO, che ancora molte, piccole aziende italiane producono come una volta senza conservanti, senza coloranti, senza additivi chimici. Per queste aziende la filosofia, l’etica di produzione è diversa. Quello che preparano serve, da che mondo è mondo, per nutrirsi, non per ammalarsi. Un tempo i salumi e le carni in genere, venivano preparate per accompagnare fino alla stagione successiva, con grande rispetto per gli animali e la natura. Non si moltiplicavano come i pani e i pesci, ma si aspettavano i giusti tempi di stagionatura, perché terminando con le parole del lettore “trovo assurdo che si debbano aggiungere ad un prodotto che in origine è nato come metodo per conservare la carne! “
Vero, potrebbero succedere dei casi di “botulino” nessuno è perfetto, ma mangiando salumi con additivi chimici significa crearsi giorno per giorno, soprattutto se si è bambini, malattie altrettanto pericolose costruite con le nostre mani. Meglio mangiare meno ma mangiare meglio!