capriccidiefooddye, così si chiama il sito di una mamma e un babbo americani che hanno vissuto direttamente i problemi di salute che i coloranti alimentari hanno causato alla loro bambina.  Hanno voluto condividere con altre famiglie la loro esperienza eraccogliere altre testimonianze e altre storie, quelle di tante mamme che vedevano completamenti “strani” nei loro piccoli e come loro, non sapevano darsi risposte. Hanno fatto ricerche e hanno voluto mettere a disposizioni di tutti coloro che lo desiderano, informazioni sui coloranti alimentari le reazioni sul comportamento umano. Un pò come spesso vediamo nei film, questi genitori che non si arrendono, si chiudono in biblioteche alla ricerca di risposte alle loro domande. Noi no! Noi in Italia siamo più “comodi”, aspettiamo, speriamo e molto spesso non facciamo… Sapere, informarsi è un aiuto immenso soprattutto quando ci viene dato da chi ha provato ciò che dice.

Abbiamo tradotto una prima parte dell’articolo che vi colleghiamo integralmente nella sua versione originale http://www.diefooddye.com/about-me/

colorantiOLTRE L’ARCOBALENO: La nostra esperienza dei coloranti alimentari 

La nostra bambina è ipoglicemica ed è nata con una grave forma di allergia al latte vaccino. E’ andata avanti con questa allergia fino a circa tre anni  ma abbiamo sempre continuato a monitorare regolarmente la situazione. L’abbiamo sempre nutrita con prodotti organici, biologici fino ai tre anni circa, quando ho cambiato poi il nostro stile di vita e ho ceduto alla cultura delle caramelle. Amici e parenti hanno festeggiato con noi la fine della malattia regalando a nostra figlia dolcetti e caramelle…  Una grave forma di eczema l’ha colpita, come quella dei bimbi piccoli ai neonati, che non ho mai attribuito ad una “sensibilità” ai coloranti alimentari ma che pensavo fosse collegata alla sua allergia al latte di mucca o, alla pelle particolarmente sensibile come la mia (all’epoca soffrivo di una forma di acne da adulti), quindi abbiamo provato a cambiare detersivi per bucato e prodotti per lavarci.

 

L’innaturale Blu – Bianco iceberg: come abbiamo scoperto la nostra sensibilità ai coloranti alimentari

 

Ho sempre avuto i complimenti per come la mia bimba fosse molto calma, tranquilla ovunque ci trovassimo. Non faceva mai capricci, qualche volta da piccolina ma era pacata. Dopo i tre anni il suo comportamento è cambiato; in un certo senso me l’aspettavo perché di  solito in questo periodo inizia la fase di distacco, di indipendenza, ma sembrava molto più forte di quanto mi aspettassi. Una volta al ristorante un amico le diede una M & M gialla e in pochi minuti la bambina passò da uno stato felice e tranquillo ad urla, calci, capricci. Sembrava un tornado. Ho dovuto tenerle ferme gambe e braccia e ho pensato che fosse a causa dello zucchero, ma poi ripensandoci mi sono ricordata di altre volte che aveva mangiato zucchero, e stava bene!

 

Questa estate è stata molto difficile. La nostra bambina calma, ragionevole, brillante aveva cominciato a fare molti capricci, a sbattere porte, a sputare; calciava e urlava buttando per aria tutto, diceva cose orribili, ci ignorava, cadeva per un nonnulla… un disastro! Non voleva fare i compiti, era impossibile ragionare con lei.  Tratteneva la rabbia per tutto il giorno e lottava contro qualsiasi cosa; poi ha cominciato ad avere problemi di sensibilità ai piedi ( le davano fastidio le cuciture del calzino, erano una tortura, il cloro in piscina le dava prurito ai piedi fino a farla piangere ). Stavo andando fuori di testa e cominciavo a odiare anche il mio ruolo di mamma “sergente” non ce la facevo più e ho cominciato a contare i giorni che mancavano alla riapertura delle scuole.

 

Ho pensato  anche che  fosse una reazione al trasloco che avevamo appena fatto dalla Florida alla Georgia. E se fosse stato causa di un risentimento nei nostri confronti e per tutta la vita? Avevamo parlato molto e ci sembrava felice qui. Poi un  giorno ho ripensato a quello che aveva mangiato la sera prima di un episodio di ipoglicemia molto grave . Non avevamo idea che fosse ipoglicemica finché non l’ho svegliata una mattina, aveva circa due anni.

Era debole, biascicava le parole, era pesante, sudaticcia e non voleva svegliarsi. Di corsa in ambulanza al Pronto Soccorso e le analisi ci dimostrarono che la glicemia era pericolosamente bassa. È stata trattata con una soluzione di zucchero e di alimenti, ed improvvisamente mi venne in mente che la sera prima dopo cena, aveva mangiato un paio di M & M e ho pensato quindi che ci poteva essere una connessione tra le reazioni ipoglicemiche e i coloranti alimentari …

 

dyefooddyeHo tratto queste conclusioni senza avere una conoscenza approfondita dell’argomento per fare una diagnosi così precisa, comunque abbiamo provato a togliere gli zuccheri, a togliere il cioccolato e anche che avremmo dovuto parlare con il suo medico per sapere se poteva trattarsi di ADD / ADHD o avere altri problemi sensoriali. Quando mangiava zucchero o cioccolata a volte stava bene altre volte no, non aveva un comportamento costante, coerente, e comunque speravo di riuscire a curare mia figlia senza medicine… (I° Parte)

 

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