Mindfullness un contatto con i nostri figli che passa per il cuore
Che fortuna abbiamo ad essere “Esseri Umani”, ad avere un corpo, una mente, dei pensieri, delle emozioni e delle sensazioni. Questo a volte è difficile, ci troviamo a dover gestire mille pensieri, a volte navighiamo nelle onde alte delle nostre emozioni ed altre volte ci perdiamo dentro noi stessi. Ma nello stesso tempo quanta ricchezza portiamo, quanta vita c’è in ogni sensazione, in ogni emozione, quanta possibilità di espressione di quello che è dentro di noi e cerca voce. Penso che una delle necessità ed al tempo stesso, dono che possiamo ricevere e dare è quella di essere ascoltati, di avere qualcuno che ci regala il suo tempo, la sua attenzione e la sua presenza. Penso che sia una necessità, proprio perché siamo esseri umani, nati per lo scambio, il contatto, l’interazione che ci permette di sentirci visti, riconosciuti ed amati. Il dono di essere ascoltati è reciproco: quando qualcuno ci offre la sua consapevole attenzione, ci accoglie nel suo spazio, ci dà la possibilità di sentirci parte di qualcosa, meno soli; ed è una gioia anche per l’altra persona, perché noi ci affidiamo e fidiamo del suo spazio; permettiamo a quella persona di vederci, nella nostra vulnerabilità, nella nostra essenza.
Mindfullness, qui ed ora…
E’ meraviglioso avere l’esperienza di essere ascoltati ed accolti, è un modo di essere che possiamo ricreare con i nostri figli. Per arrivare ad essere in presenza di un’altra persona, possiamo iniziare a vedere come è ascoltare ed accogliere se stessi. Forse avrai sentito parlare della Mindfulness (Mindfulness è essere in contatto con il “qui ed ora”. E’ la consapevolezza che viene dal dare attenzione in una maniera specifica, con intenzione, nel momento presente, senza giudizio. Mindfulness vuol dire portare consapevolezza alla propria esperienza – che può essere un’emozione, un pensiero, una situazione, stando in uno stato di sostenuta attenzione e notando la nostra esperienza senza sovra-identificarci). Possiamo imparare ad ascoltare noi stessi ed il nostro cuore. Ci vuole davvero poco tempo, solo l’intenzione di essere in presenza con te stesso/a e con tuo figlio/a. Potete ritagliarvi qualche minuto durante la giornata e trovare un posto tranquillo, magari seduti su un cuscino o sul lettone, in posizione comoda.
Mindfullness, noi…
Iniziamo con la “pratica base” della Mindfulness che puoi fare col tuo bimbo/a. Tu e tuo figlio/a “attivate” il vostro corpo come per portarlo in uno stato di ascolto e attenzione curiosa: chiudete gli occhi, state in silenzio, possibilmente fermi e portate l’attenzione all’ascolto del corpo. Poche spiegazioni, per fare emergere spontaneamente, senza indirizzare. Respirate, senza avere uno scopo, solo “stare”. Dopo uno o due minuti – dipende dal bambino – con l’idea di arrivare anche a 5-10 minuti, aprite gli occhi e notate cosa avete sentito. Le risposte vanno tutte bene, chi sente suoni esterni, chi magari sente sensazioni del proprio corpo o emozioni, magari la pancia che brontola, il proprio respiro o cambi in temperatura; sensazioni di tensione, voglia di muoversi, formicolio, va tutto bene. L’intenzione non è di “non avere pensieri” o trovare la pace, ma quella di imparare a stare in presenza ed in ascolto di sé stessi. Sicuramente all’inizio ci sarà la mente che viaggia, e con un respiro per volta, ci riportiamo al corpo. Col tempo riusciremo a ristabilire l’ascolto col nostro meraviglioso corpo.
E ora passiamo al cuore.
Alla fine quello che ci rende magici e allo stesso tempo umani è il nostro cuore. Chiediamo a noi ed ai nostri figli di essere presenti, seduti comodi, occhi chiusi ed in silenzio; facciamo qualche respiro ed iniziamo ad essere in uno stato di presenza. Noi mettiamo la nostra mano sul nostro cuore e chiediamo a nostro figlio/a di fare lo stesso. Rimaniamo in ascolto qualche minuto.
Riusciamo a sentire il suo battito?
Sentiamo il nostro cuore sotto la nostra mano?
Percepiamo delle emozioni/sensazioni nel nostro cuore?
Il nostro cuore non è solo una pompa, è la sede delle nostre emozioni, di tante memorie e di tanta vita; è da dove parte il nostro Amore. Respiriamo attraverso il Cuore. E ora, sediamoci vicino a nostro figlio/a e mettiamo la nostra mano sul suo cuore …Com’è sentire il cuore di nostro figlio/a? Chiediamo a lui/lei di mettere la sua mano sul nostro cuore… così da creare una connessione profonda a livello di Cuore…Come è sentire questo collegamento cuore a cuore col nostro bimbo/a?A volte diamo per scontato tante cose, ma nella presenza e nell’ascolto c’è l’immensità del nostro cuore e del nostro Amore.
Dottorato di Ricerca in Biologia Cellulare
Consulente e Formatrice in Meta-Salute presso l’Associazione Internazionale di Meta-Salute IMMA
Operatrice Livello Avanzato di EFT e unica formatrice in Italia presso l’Associazione Internazionale EFTi/AAMET
Operatrice Reiki, Matrix Reimprinting (Kinesiologia avanzata), Mindfulness (anche per bambini), Quantika, Cristalli
Operatrice Olistica disciplinata ai sensi Legge 14 gennaio 2013, n.4