Non sempre è facile capire se un alimento è commestibile oppure no. In alcuni casi è facile:

cse ad esempio un frutto è ammuffito, si capisce subito che non bisogna mangiarlo: l’aspetto, il colore, l’odore e la consistenza risultano infatti alterati. Altri alimenti, invece, possono trarti in inganno: capita quando l’aspetto, il colore, l’odore e la consistenza non sono modificati e quindi non rivelano segnali di pericolo. Ma se l’alimento non è stato conservato adeguatamente può comunque essere contaminato da microrganismi patogeni e/o da tossine, ossia prodotti del loro metabolismo, e risultare pertanto nocivo per la salute. Alcuni esempi di alimenti che possono sembrare salubri anche quando sono contaminati? Eccoli: la maionese non adeguatamente preparata e conservata e tutti gli alimenti che la contengono, oppure la crema pasticcera di crostate e bignè e il gustoso tiramisù.,. ma solo se vengono preparati con materie prime scadenti dal punto di vista igienico o se vengono conservati in maniera non Non bisogna dimenticare poi, che ogni prodotto, può contaminarsi durante ogni fase della filiera, dalla produzione, al trasporto, alla somministrazione (es. ristoranti, mense), alla vendita sia per contatto diretto con sostanze tossiche, microbi e parassiti, sia per contatto con altri alimenti contaminati. Per questo, ogni qualvolta si viene a contatto con del cibo è sempre necessario adottare semplici ma efficaci precauzioni, tra cui ricordiamo:

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