l’uovo di pasqua per augurare una vita nuova
L’uovo è il simbolo di nuova vita e regalare un uovo a Pasqua significa augurare una nuova vita. Al contrario di quanto si possa pensare, questa tradizione ha radici profondissime, si perdono nei secoli dei secoli… L’uovo è il simbolo universale della vita e della rinascita e per questo motivo viene spesso associato a diversi riti e rituali. Non molti sanno che la tradizione di regalare uova è una delle più antiche al mondo, addirittura precedente il cristianesimo. Tradizione che si diffuse in molti Paesi; nel tempo i popoli impararono a decorale, a tingerle, a personalizzarle in molti modi…
L’Egitto riteneva l’uovo sacro in quanto conteneva i quattro elementi vitali acqua, aria terra e fuoco; i Persiani si auguravano un buon inizio di primavera regalandosi le uova, così anche i Romani presero l’abitudine di scambiarsi uova di gallina e di secolo in secolo di popolo in popolo la tradizione si è arrivata fino ai nostri giorni.
La tradizione in altri Paesi
Nell’antico libro sacro finlandese Kalevala , è dall’uovo che è nato il mondo. La madre dell’acqua Iltamara dormiva sul fondo del mare che non aveva rive. Mentre dormiva si mosse e il ginocchio uscì fuori dall’acqua come fosse un’isola. Il padrone dell’aria se ne accorse e volò subito dai cieli vuoti a posare un uovo d’oro su questo ginocchio divino. Ma appena appoggiato, come toccata da un insetto fastidioso la dea ebbe un fremito e tremando ruppe il guscio perfetto. Da quel momento tutti i pezzi si trasformarono in cose buone e utili: la parte inferiore del guscio dell’uovo si trasformò nel sublime firmamento, la parte superiore del tuorlo diventò il sole raggiante mentre la parte bianca divenne la luna brillante nel cielo , tutti i piccoli frammenti del guscio si trasformarono nelle stelle nel firmamento e gli altri pezzi più scuri si trasformarono in una nuvola di aria e il momento era giunto, era nato il mondo.
In molti altri Paesi invece, l’usanza di uova di Pasqua si riferisce alla Quaresima. A partire dal IV secolo durante la Quaresima non si potevano mangiare uova perché la Chiesa lo vietava e così in casa, se ne mettevano da parte tantissime. Il modo più rapido per sbarazzarsi di tutte queste uova era regalarle ai bambini; a partire dal XII secolo, in molti Paesi europei la gente comune prese l’abitudine di scambiarsi uova semplicemente benedette in chiesa. Anche i nobili ben presto vollero adottare questa pratica e cominciando a trasformarle. Pittori, orafi e incisori decoravano splendide uova con delicati dipinti, smalto e pietre preziose.
Ma si racconta anche che la sorpresa contenuta nell’uovo è una tradizione che risale al XVI secolo , ed alcuni “regali” sono passati alla storia tanto erano eccezionali . uno dei più famosi è la statua di Cupido racchiusa in un enorme uovo di Pasqua regalata da Luigi XV a Madame du Barry, o il brucia- incenso trovato, nel 1770 da Caterina II; un altro è il piccolo pulcino d’oro nascosto in un prezioso uovo – conservato a Copenaghen nelle collezioni reali Castello Rosemborg – creato per l’occasione dall’orafo Fabergè nel 1883, incaricato dallo zar di preparare un uovo da regalare alla zarina Maria. Fabergè realizzò un uovo gioiello di smalto bianco che conteneva due doni: una corona imperiale e un pulcino d’oro. I re di Francia nel XVI ufficializzano la tradizione dell’uovo di Pasqua; Luigi XIV faceva benedire solennemente dei cesti che contenevano grandi uova di Pasqua d’oro che a fine cerimonia regalava ai suoi famigliari e molte erano le uova dipinte da grandi pittori e decoratori dell’epoca.
Da Fabergè all’uovo di cioccolato Lindt
Alla fine del XIX secolo questa tradizione che apparteneva esclusivamente ai nobili tornò ad essere un’usanza popolare per manifestare affetto e amicizia tra la gente. Ma l’uovo di cioccolato prese il posto di uova dipinte e decorate proprio in Francia, grazie a Luigi XVI che fece riempire un uovo vero di cioccolato con il cacao portato dalla scoperta delle Americhe. Alla fine del 1700, il famoso Rudolph Lindt mise a punto una tecnica per rendere l’impasto morbido e vellutato; sempre in Svizzera nasce il cioccolato al latte ma è l’Olanda con Van Houte che mette a punto l’uovo di Pasqua che mangiamo ancora oggi, svuotato all’interno con particolari procedimenti che negli anni si sono sempre più affinati, migliorati e ricreati fino a regalarci meravigliose opere d’arte, chiamate uova di Pasqua. Nel farvi i nostri migliori auguri ricordiamo che il cacao fa bene se è puro e fondente. Evitate di regalare ai vostri bambini uova piene di additivi chimici, di coloranti, di zucchero… divertitevi piuttosto insieme a loro a decorare un buon uovo artigianale e forse stare insieme, sarà la sorpresa più bella per tutti. Buona Pasqua!