Castagne, il frutto dell’autunno
Con l’arrivo dell’autunno, il profumo delle caldarroste riempie l’aria delle nostre città preannunciando il prossimo Natale; il cartoccio caldo venduto agli angoli delle strade rallegra i bimbi ma anche i grandi che passeggiando godono di questo meraviglioso frutto. Oggi una prelibatezza ma fino a qualche decennio fa, le castagne hanno rappresentato in molte zone d’Italia, un’importante fonte alimentare. I castagni, imponenti e longevi, li troviamo nei boschi dal clima temperato, spesso circondati da un tappeto di foglie e ricci che fino all’ultimo proteggono il frutto: le castagne.
Castagne nella storia
Il castagno è conosciuto sin da tempi remoti: ne parlano Omero, Virgilio ed anche Marziale, mentre è Plinio il Vecchio a raccontarci che i Romani mangiavano le castagne dopo averle abbrustolite. E’ una pianta maestosa, può raggiungere grandi altezze e dimensioni enormi, e questa leggenda ce ne dà un’idea: “la regina Giovanna d’Aragona, sorpresa da un improvviso temporale estivo alle falde dell’Etna, trovò riparo assieme al suo seguito di 100 persone con i cavalli, sotto i rami di un castagno secolare, ancor oggi conosciuto come il Castagno dei cento cavalli“. Persino le sacerdotesse della dea della terra Cibale, erano appassionate di castagne. Non potendo mangiare cereali facevano il pane con la farina di castagne, perché ben sapevano quanto ricche di benefici sono. Non solo buone ma fanno anche bene e dovremmo pensare di inserirle più spesso nelle nostre diete, invece di continuare a pensare le castagne, come “cibo povero” perché il loro apporto calorico è superiore alla normale frutta ricca di acqua, e si prestano a mille ricette, dai più famosi marrons glacés, a superbe confetture, e squisite zuppe. La farina di castagne un pò simile alla farina di grano, viene utilizzata per pane, ciambelle, polenta, castagnaccio e altri prodotti..
Castagne, nutrienti e
La castagna è composta per metà da acqua e per metà da carboidrati, proteine, grassi, fibre e ceneri. E’ ricca di minerali: sodio, calcio, fosforo, magnesio, ferro, potassio, zinco, rame e manganese e, vitamine: A, B1, B2, B3, B5, B6, B9 e vitamina C. Fra gli aminoacidi più importanti l’acido aspartico e glutammico e altri ancora. Non contengono glutine per questo sono adatte anche ai celiaci, sono molto digeribili e consigliate in caso di anemia e inappetenza. Per l’abbondanza di fibre le castagne offrono un valido aiuto all’intestino. Sono rinvigorenti e grazie alla quantità di minerali, particolarmente indicate per chi soffre di stanchezza cronica, per chi deve riprendere le forze dopo malanni e, per i bambini, grazie vitamina B e alla presenza di zuccheri, possono costituire un alimento alternativo per i bambini allergici al latte; rinforzano i muscoli, mentre il fosforo è utile per il tessuto nervoso, lo zolfo è antisettico e disinfettante, il sodio è utile alla digestione, il magnesio agisce sulla rigenerazione dei nervi.
benefici
La notevole presenza di vitamina C , dalle proprietà antiossidanti importantissime per l’organismo, facilita la formazione di collagene, una proteina responsabile dell’elasticità dei nostri tessuti, la pelle in particolare, rendendola più elastica, con meno rughe e quindi aspetto più giovanile. Sempre la vitamina C, presente nelle castagne, rafforza il sistema immunitario rendendoci più resistenti alle infezioni. Ma anche le foglie e le gemme delle castagne hanno diverse proprietà terapeutiche conosciute ed usate sin dai tempi più remoti. Hanno proprietà astringenti, calmanti e antispasmotiche, utili a quanti soffrono di tosse convulsa e pertosse, disturbi circolatori agli arti inferiori, diarree ed emorroidi; ridonano e mantengono il colore e ottime per la tosse e pertosse. Questa la ricetta: raccogliete una manciata di foglie prima della fioritura, spezzettatele, e fatene una tisana mettendone 2 cucchiaini in una tazza con l’acqua in infusione per 15 minuti. Filtrate, addolcite con miele di castagno e bevetene 2 tazze al giorno.