Grassi
I grassi da condimento per il loro alto contenuto calorico devono essere usati con parsimonia, non più di 10/30 grammi al giorno, ma non devono nemmeno essere eliminati perché la loro presenza nella dieta mediterranea è importantissima in quanto forniscono importanti acidi grassi essenziale e vitamine liposolubili ( vitamine A,D, E,K) contribuendo a dare sapore ai cibi. Meglio comunque propendere per quelli vegetali, in particolare per l’olio extravergine d’oliva perché molto digeribile e svolge importanti funzioni metaboliche protettive, ma non è nemmeno da disprezzare il consumo di burro crudo.
Grassi, condimenti
In relazione al loro stato fisico alla temperatura ambiente, vengono classificati in grassi (prevalentemente di natura animale, ricchi in trigliceridi saturi) e olii (prevalentemente di origine vegetale, ricchi di trigliceridi insaturi).
I grassi animali sono ottenuti per lavorazione (es.:burro) o direttamente dal tessuto adiposo.Il burro. La sua produzione è il frutto di un ciclo di lavorazione del latte
che parte dalla separazione della sua parte grassa mediante centrifugazione. La crema così ottenuta viene pastorizzata a temperature di circa 95° C, ed in seguito fatta maturare con fermenti che ne consentono la burrificazione.
Il colore del burro è in massima parte da attribuire all’alimentazione dell’animale, crudo è un alimento particolarmente digeribile, perché ricco di acidi grassi saturi a catena corta, ed acidi grassi insaturi. È una buona fonte di vitamina A, colesterolo e, ovviamente, lipidi.Il lardo è costituito dal grasso sottocutaneo del maiale, salato o affumicato.
Lo strutto è invece ottenuto per estrazione a caldo del grasso adiposo del maiale.
Il sego è il prodotto della fusione degli strati adiposi del bue, del cavallo, o del montone.
Grassi, condimenti e zuccheri semplici
Per quanto riguarda dolci e bevande contenenti zucchero, se consumati con moderazione non costituiscono un problema per la salute, mentre dal punto di vista nutrizionale il consumo quotidiano per alcuni soggetti potrebbe risultare eccessivo. I dolci non apportano particolari nutrienti ma molte calorie, generalmente definite “calorie vuote”. Un bicchiere di vino a pasto non desta particolari preoccupazioni anzi è consigliabile perché oltre a dare più gusto ai cibi ha dimostrato di avere importanti caratteristiche protettive per il nostro apparato circolatorio, ma il consumo deve sempre essere moderato senza eccessi.