Giovani sportivi: Alimentazione
Negli ultimi anni, nell’alimentazione dei giovani si evidenziano importanti e significativi aumenti dei disturbi alimenta
ri, sia nelle scuole medie inferiori che nelle superiori. L’alimentazione di fine millennio è ormai caratterizzata da molti “fuori pasto“a causa dei ritmi frenetici della vita moderna, dalla forte influenza dei mass media e della pubblicità. Merendine, patatine, snack al cioccolato, pizzette, coca-cola, gelati, panini, hamburger, oltre a molti cibi confezionati e spesso surgelati.
Cosa emerge da uno studio dell’OMS
Dallo studio HBSC (Health Behaviour in School-aged Children – Comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare) condotto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che coinvolge 35 Paesi, realizzato per l’italia dal dipartimento di Sanità pubblica dell’Università di Torino e da quello di psicologia dell’Università di Padova, risulta infatti, che l’Italia non è più il Paese della “buona tavola”!
Alimentazione:
Dall’ultimo report, emerge che, su 4.500 questionari riempiti dai ragazzi italiani di tre fasce d’età 11, 13 e 15 anni, il consumo di frutta e verdura è molto modesto, addirittura inferiore a quello degli americani, i dolci sono ormai un piatto quotidiano e le bevande zuccherate sono sempre più gradite e richieste dai giovani.
Sport:
Inoltre, se l’alimentazione non è quella ideale, anche l’attività fisica lascia a desiderare! Infatti, dagli undici ai quindici anni c’è un progressivo abbandono dello sport e un rapido aumento delle attività sedentarie, come l’uso del computer o l’abitudine a guardare molta televisione.
I dati della ricerca confermano, anche, che la sperimentazione di alcol e tabacco è sempre più diffusa tra preadolescenti e adolescenti. Infatti, ormai l’iniziazione al consumo di tabacco avviene intorno ai tredici anni, mentre per l’alcol scende a undici anni.
Il vino è, poi, seguito da birra e successivamente dagli alcolici, una delle bevande assunte sempre più regolarmente dai giovani!
Vizi:
Inoltre, questa tendenza alla “cattiva alimentazione” va a scontrarsi con quelli che sono gli standard di bellezza (fisico snello e una perfetta cura del corpo) proposti dai media. Questo contrasto va a generare, in particolar modo nelle ragazze adolescenti, profondi turbamenti e sensi d’insoddifazione del proprio aspetto. In casi estremi ciò può, addirittura, portare a disturbi alimentari molto gravi, come bulimia e anoressia.
Ma allora, è possibile insegnare ai giovani ad avere un giusto rapporto con il cibo per poi aiutarli a correggere le loro errate abitudini alimentari?
- Ciò è possibile ma non è così semplice da attuare come appare, in quanto l’atto di alimentarsi non è soltanto l’espressione del bisogno di nutrirsi, ma anche il risultato di determinanti psicologiche, sociali, culturali, che insieme concorrono a formare l’atteggiamento alimentare.
- Un’alimentazione corretta non deve, infatti, solo rispettare le necessità qualitative e quantitative dell’organismo, ma deve anche armonizzarsi con la sfera psicologica e di relazione della persona.
- Occorre perciò, innanzitutto, uscire dallo schematismo forzato del “fa bene – fa male” (ai giovani questo interessa poco!), per porsi in una prospettiva più ampia che, attraverso un lavoro svolto proprio insieme ai ragazzi, offra loro l’occasione di attivare dei comportamenti realmente positivi che inducano a correggere i loro problemi alimentari e a scegliere prodotti sani, senza conservanti, senza coloranti, senza additivi chimici, freschi e di stagione.
Alcune curiosità su cui meditare…
– a tredici anni il 18% dei ragazzi e l’11% delle ragazze sono in sovrappeso;
– solo il 18% percento dei ragazzi di età compresa tra 11 e 15 anni mangia quotidianamente verdura e frutta;
– il 41% dei ragazzi di 15 anni mangia dolci tutti i giorni, mentre, il 30% dei ragazzi di 13 anni beve bevande dolci ogni giorno–
-il 12% dei ragazzi di 11 anni beve vino abitualmente, percentuale che sale al 24% fra i quindicenni;
– il 35% dei ragazzi di 15 anni beve birra regolarmente. A 13 anni la percentuale è pari al 21%;
– il 23% dei ragazzi di 15 anni beve alcolici regolarmente. La percentuale delle ragazze è più bassa, pari a 13,9%.
(20/09/10)