Genitori, non sottovalutate l’obesità
E’ sempre un tema attuale l’obesità anche; faceva già discutere anni fa la proposta di alcuni professori di Harvard di togliere i bambini obesi alle proprie famiglie se non sanno curarli, ma a distanza di due anni abbondanti, e tanti altri richiami ed articoli che portano l’attenzione sull’obesità infantile nulla è cambiato.
Ci capita di leggere proprio stamani su tiscali.it (ottobre 201) un titolo davvero allarmante “I nuovi obesi sono all’asilo”. Moltissime volte abbiamo detto, secondo quanto ci hanno insegnato i nostri egregi professionisti della nutrizione che un bambino obeso sarà un adulto obeso, e ancora in questo articolo che appare sul portale sardo, il verdetto è lo stesso.
“l’obesità è una malattia così grave e dilagante che in America non sanno più come fare per arginare il problema. “ Ma non pensate che in Italia o nel resto del mondo sia meglio. Non ci sarebbero tante allerte e attenzioni se l’obesità non fosse un problema così grave e un costo spropositato per lo Stato. Ancora le mamme si ostinano a pensare che il bambino “sovrappeso” , per non dire cicciottello, con lo sviluppo dimagrirà… ma non è così. Senza soffermarci sulle conseguenze anche psicologiche che l’essere grassi comporta, purtroppo anche nei bambini, le malattie che derivano dall’obesità sono molto, molto serie.
Genitori, educate i vostri figli
Ma cari genitori, fermarsi ed informarsi, fare qualcosa prima piuttosto che dopo, per i vostri figli no?! Prendere coscienza ed educare i genitori, gli educatori, gli adulti, per educare i bambini a nutrirsi correttamente è importantissimo. Quante volte noi di CIbimBO siamo derisi quando nei nostri laboratori diciamo che mangiare cibo spazzatura fa male. Quante volte i genitori credono che sia un modo per vendere dei prodotti piuttosto che altri: ma non è esattamente come pensano.
Leggiamo insieme l’articolo di tiscali e riflettiamo:
“Una ricerca condotta alla scuola di salute pubblica della Emory’s university di Atlanta dimostra infatti che l’obesità cronica si annida fra i bambini degli asili americani. I medici hanno analizzato un campione di nuovi nati negli anni 1998-1999, rappresentativo di circa 3.8 milioni di bambini, osservandoli nel tempo. Gli studiosi hanno scoperto che il 12% era già obeso alla…”
Cosa ci fa pensare questo. che il pane o la pasta ingrassano?
Assolutamente no! Non è ne il pane ne la pasta se mangiati, come tutto del resto, nelle giuste quantità, ma quanto mettono in un certo pane e in una certa pasta, in certe merendine, e in certe bibite…. Non è ‘olio che ingrassa, basta non versarne troppo, ma gli oli rigenerati, rielaborati che si trovano non solo in tantissimi negozi ( e costano poco) ma in moltissimi prodotti che: “piacciono tanto a mio figlio” , “non posso sempre dire di no”… Ma questi genitori hanno a cuore la salute dei loro figli? Perché tanti studi, tante ricerche sull’alimentazione, sulla nutrizione? Perché molti scienziati non sanno cosa fare o perché sono convinti che dalla nutrizione scaturiscono la maggior parte dei problemi di salute molto pericolosi?
Genitori siete l’unica speranza
Sapete cosa significa “un’epidemia di obesità” ? Continuate a leggere nell’articolo il commento del pediatra Prof. Maffeis dell’Università di Verona e capirete come tutti questi campanelli d’allarme sono da prendere in seria considerazione.
Il Professore continua nell’articolo dicendo, che “la soluzione sta proprio nei genitori”.
Se non sono i genitori a prendere coscienza di quanto sta succedendo, a fermarsi e a riprendere in mano la salute dei loro figli, non c’è speranza.
Molte malattie sono incurabili e spesso tutti noi, genitori per primi, sono impotenti di fronte a drammi irrisolvibili anche dalla scienza, ma dove si può i genitori devono intervenire, devono agire e reagire. Prendere in mano il prodotto che si sta per acquistare e leggere di cosa è fatto è un dovere. Ci sono miliardi di inganni in prodotti alimentari che pensano solo a sfamare il bisogno primario ed il loro risultato commerciale. Non tutto è male, ma ricordate genitori, che non tutto è bene e nella gara della vita, le cifre sono sempre al primo posto. “ Perdere tempo” a fare la spesa, ad informarvi con i vostri figli come dovrebbe essere fatto un prodotto, cucinare insieme e capire il valore del tempo e della passione quando si fa qualcosa; non mangiare per moda” o “comodità” questo fa la differenza. Preparare da mangiare qualcosa che ci unisca in casa e a tavola, che sia fresco senza conservanti, che sia buono e bello perché preparato insieme, non perché è pieno di coloranti, o va di moda, qualcosa che invece di essere frutto della chimica, sia frutto dell’amore, ed ha un sapore vero che non è chimico ed ha un odore che nessun laboratorio potrà mai ricreare, scopritelo.