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Filigrana che passione
So per certo chi è il mio amico Daniele, sardo doc proprietario del sito www.ilgioiellosardo.com, ha recentemente lanciato una lotteria per raccogliere fondi a favore dei pastori sardi gravemente danneggiati dai recenti incendi, ma non so nulla sui gioielli e le tradizioni sarde per cui ho dovuto leggere ed informarmi per scoprire che la filigrana sarda è molto di più di un gioiello artigianale, ogni intreccio, ogni sfera, ogni lavorazione ha un significato profondo e perfino magico. Vediamo ora di scoprirli insieme.
Filigrana ora o argento
La filigrana in oreficeria, si ottiene mediante l’intreccio e la saldatura (in punti di contatto) di sottili filamenti di metallo, oro o argento. Oltre ad essere con orgoglio uno dei simboli della Sardegna è entrata a far parte della tradizione di questa meravigliosa isola. Le sue origini si perdono nel tempo, addirittura nel III millennio a.c.. Gli etruschi la portarono sull’isola e tra il 1400 e 1500 grazie alle nobildonne, anche aragonesi, la filigrana si diffuse e questi gioielli meravigliosi vennero tramandati di madre in figlia. In filigrana ci sono anelli, spille, orecchini, ciondoli, croci, collane, e nel sito di Daniele ne trovate di bellissimi che oltre ad essere ricchi simboli di amore e religione, sono pieni anche della magia delle famose janas, le fate sarde, che secondo la leggenda, intessevano questi fili preziosi al chiaro di luna su telai incantati…
Nel tempo, l’arte della filigrana praticata dai maestri orafi più abili e più creativi, ha visto arricchire questi fili preziosi con bellissime pietre e coralli che hanno aggiunto ulteriori significati: protezione dal divino, protezione dal malocchio, fortuna, contatto con gli elementi della natura, ma soprattutto e sempre amore.
Filigrana intreccio d’amore
E’ l’amore che questo lavoro certosino rappresenta in ogni suo piccolo o grande capolavoro, perché i maestri artigiani, ricordiamolo, eseguono l’antica tradizione esclusivamente a mano. Fili o grani, come dice il nome filigrana, tramandano nei millenni stupende creazioni e lavorazioni, ma il più caratteristico gioiello sardo in filigrana è il . I bottoni, come tutti i gioielli, avevano la funzione di decorare abiti tradizionali da cerimonia sia maschili che femminili, anche per tutte le ricorrenze più importanti della comunità. Chiudevano il collo ed i polsini e la dimensione stava a dimostrare, il ceto sociale di chi lo indossava, ma, per le spose in particolare, il bottone in filigrana oro rappresentava prosperità (visto che la forma s’ispira al seno femminile).
Filigrana è tradizione
Sapete che la tradizionale fede sarda è formata da piccole sfere che simboleggiano i chicchi di grano, come augurio di prosperità, ricchezza, fertilità e vincolo di amore tra gli sposi legati indissolubilmente anche alla loro terra? E sapete anche che la fede sarda va indossata, secondo la leggenda, all’anulare sinistro, dove si dice scorra la vena amoris, chiamata così dai latini? Sono questi particolari che fanno di un bel gioiello, un gioiello speciale, tessuto si con fili d’oro e d’argento, ma soprattutto con l’amore e la dedizione di chi vuole raccontare un’arte e una storia perché non si perda nel tempo. E’ la stessa passione che Daniele ha messo in questi anni per offrire ai suoi visitatori e ai suoi clienti, molto più di gioielli selezionati, ma la storia della sua meravigliosa terra.
Tutti i gioielli delle foto li potete trovare insieme a molti altri qui www.ilgioiellosardo.com
Fonti