di cibo animale tipico della nostra dieta? Continua la II° parte dell’articolo del Prof. Berrino

Forse non immediatamente, ma alla lunga sì, farà male. I grassi animali che si trovano nei salumi, nei latticini e nei formaggi favoriscono il diabete e le malattie circolatorie, perché ostacolano il buon funzionamento dell’insulina e fanno aumentare il colesterolo e la pressione arteriosa. Le carni rosse, e soprattutto le carni conservate, sono una delle cause dell’aumento drammatico dei tumori dell’intestino, soprattutto perché sono ricche di ferro, che favorisce la formazione di sostanze cancerogene nel nostro tubo digerente. L’eccesso di proteine, inoltre, fa perdere calcio dalle ossa.

Se mangiamo 40 gr al giorno di proteine (sarebbe sufficiente anche per gli adulti) ci basterebbe mezzo grammo di calcio al giorno, facilmente ottenibile anche dal cibo vegetale. Se invece ne mangiamo 80 grammi ci occorre un grammo al giorno di calcio, perché le proteine, e ancor più quelle di origine animale, tendono ad acidificare il sangue e l’osso cede sali di calcio quando occorre tamponare l’acidità. Il cibo animale, inoltre, con l’eccezione del pesce, favorisce gli stati infiammatori ed è probabile che l’eccessivo consumo di carni e formaggi contribuisca a causare le faringiti, tonsilliti, bronchiti, otiti, così frequenti nei nostri bambini (un’altra causa importante sono le sigarette dei genitori, e l’inquinamento delle città). Quando non c’erano gli antibiotici i medici curavano queste condizioni somministrando una purghetta. Cibarsi prevalentemente di prodotti animali, infatti, favorisce la stitichezza e le infiammazioni intestinali, e se i bambini non fanno bene la cacca sono più suscettibili alle infezioni respiratorie.

Che fare dunque?

Ridurre le proteine animali! A scuola sarebbe sufficiente introdurle solo due giorni su cinque, una volta il pesce, una volta un formaggio di buona qualità, ad esempio sulla pizza, e magari la settimana dopo una volta una frittata e una volta una carne, ma senza dare carni conservate (prosciutti, insaccati, bresaola, wurstel). E gli altri giorni creare dei piatti a base di cereali, verdure e un po’ di legumi che piacciano ai bambini, ad esempio vellutata di verdure e lenticchie rosse e polpette vegetariane. Se i genitori lo desiderano potranno dare un cibo animale la sera, facendo attenzione che non se ne mangi più di una volta al giorno.

Ma come potremo far mangiare ai bambini dei semplici cibi vegetali quando sono abituati a mangiare quasi solo cibo animale?

Il problema è serio, ed io ho solo tre ricette: la prima è che lo mangino quotidianamente anche i genitori, e che lo mangino con piacere perché i figli non mangeranno volentieri cibo che non piace ai genitori; la seconda è che sia buono, cioè di buona qualità e cucinato a regola d’arte, per consentire a grandi e bambini di riscoprire i gusti semplici del cibo sano; la terza è che siano introdotti con attenta gradualità, per evitare che un tubo digerente diseducato lo rifiuti. Si potrebbe provare?

Franco Berrino, direttore del Dipartimento di medicina preventiva e predittiva, dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano.

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