Due parole su due alimenti particolari Attenzione ai funghi e alle conserve domestiche: due alimenti che per persone poco esperte e disinformate potrebbero rivelarsi molto pericolosi.
I funghi
Per poter raccogliere i funghi, la legge prevede che si debba essere in possesso di un patentino che viene rilasciato dopo aver seguito appositi corsi. Questo perché alcuni funghi sono velenosi (in alcuni casi, letali) e bisogna acquisire le dovute conoscenze per essere capaci di riconoscere le specie commestibili da quelle velenose, molto spesso simili tra di loro nell’aspetto. Evita quindi di raccogliere o toccare funghi durante passeggiate in montagna e, comunque, non mangiarli se prima non sono stati controllati da un esperto della ASL (Azienda Sanitaria Locale).
Le conserve
Fagiolini, pomodori, carciofini, funghi e melanzane, sott’olio o sott’aceto… sono le più comuni conserve che preparano le mamme, le nonne e le amiche. Sicuramente sono naturali e buone, ma è importante che siano anche sicure. Se non sono state preparate adeguatamente, al loro interno può svilupparsi un microorganismo, il Clostridium botulinum, chiamato comunemente Botulino, che può produrre una sostanza tossica molto pericolosa, che può rivelarsi anche mortale. Tale microrganismo, in grado di crescere in alimenti non acidi (pH maggiore di 4.5), è stato trovato più frequentemente in mais, peperoni, fagiolini, melanzane, barbabietole, funghi, spinaci, tonno, patè, affettati confezionati sottovuoto e pesce conservato. Per evitare la presenza del microrganismo nelle conserve casalinghe sono necessari pulizia e igiene durante le fasi di preparazione e conservazione del prodotto ed effettuare un adeguato processo di cottura. L’utilizzo di sale o aceto, o altri correttori di acidità, aiutano a limitare lo sviluppo del microrganismo