Dall’Abruzzo i sapori della terra
A Santo Stefano di Sessanio, comune di appena 120 abitanti in provincia dell’Aquila, all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, la lenticchia di montagna, è coltivato con l’amore e la tradizione dei tempi passati. In questo meraviglioso borgo, segnalato tra i più belli d’Italia, la Sagra della Lenticchia si svolge i primi di settembre. Questa lenticchia che ha origini veramente remote, addirittura prima dell’anno 1000, cresce soltanto nei campi alti e in zone montane impervie alle pendici del Gran Sasso, il monte più alto degli Appennini, con la maturazione che varia, secondo le altitudini, in tempi diversi rendendo difficile non tanto la coltivazione, robusta e ben usa agli inverni lunghi e rigidi del territorio, quanto la raccolta che avviene ancora in modo manuale per evitare di perdere gran parte del raccolto.
Dall’Abruzzo forte e gentile
Piccola e rugosa dalla buccia sottile e dal sapore gustoso e intenso, il colore marrone-rossiccio. Cresce fino ai 1600 m. di altezza, ma la migliore è quella che si trova intorno ai 1200 m. La particolarità di queste lenticchie di Santo Stefano di Sessanio e dei paesi limitrofi, che ha una coltivazione antica quanto le origini e ormai sono soltanto gli anzianio a portare avanti queste produzioni, sempre più di nicchia e sempre più minate da false lenticchie. Un invito ai giovani a continuare la tradizione.
Dall’Abruzzo una ricetta speciale
ZUPPA DI LENTICCHIE DI SANTO STEFANO DI SESSANIO
- 500 g di lenticchie
- 1 spicchio d’aglio
- 1 carota
- sedano
- 2 foglie d’alloro
- Olio di oliva e sale q.b.
- 4 fette di pane raffermo
Pulite le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio dalle impurità e lavatele, questa tipologia di legume non ha bisogno di stare in ammollo (ma se usate un’altra tipologia di lenticchie accertatevi se devono essere messe precedentemente in ammollo). In una pentola mettete a soffriggere nell’olio uno spicchio d’aglio intero, e la carota e il sedano tritati poi aggiungete le lenticchie a abbondante acqua. Aggiustate di sale, aggiungete due foglie di alloro intere e lasciate cuocere per circa 35 minuti a fuoco basso. Intanto prendete quattro fette di pane raffermo tagliatelo a cubetti mettetelo ad abbrustolire nel forno caldo ungendolo con un po’ d’olio di oliva o, in alternativa, friggete i cubetti di pane in padella. Una volta che le lenticchie saranno cotte eliminate con una schiumarola la patina che si formerà sulla superficie brodosa. Servite la zuppa ben calda accompagnata dai crostini di pane con un’aggiunta di olio di oliva a crudo.