Nella foto frutta sciroppata senza conservanti, senza coloranti ne altri additivi chimici)
Conservanti (con il codice da E 200 a E 297)
I conservanti sono sostanze che prevengono la proliferazione di batteri, muffe e fermenti responsabili del deterioramento degli alimenti e sono utili in alcuni casi ben precisi.
Per esempio, una piccola quantità di solfiti, decisamente minore rispetto ai livelli consentiti dalla legge in vigore, è accettabile nel vino (ma deve essere dichiarata!) perché garantisce una stabilità migliore. I legislatori si dimostrano troppo permissivi, autorizzando conservanti dove sono inutili o inefficaci (aranciate, caramelle, chewing gum, gamberetti…).
Di fatto, non incoraggiano i produttori a essere particolarmente attenti in materia di igiene e di condizioni di conservazione. In conclusione, si può dire che i conservanti sono solo a volte indispensabili. Alcuni possono provocare reazioni allergiche.
Esempi: acido sorbico, acido benzoico, anidride solforosa, nisina. Per evitare i cibi contenenti conservanti è preferibile scegliere prodotti congelati.