Confetture ecosostenibili, frutta e verdura italiana conservata tutto l’anno
Perché non provare a contare insieme i vantaggi della frutta e della verdura italiana conservata? Ne abbiamo parlato tantissime volte e ancora non ci stanchiamo, soprattutto in questi giorni che le tavole abbondano, non si sa perché, di frutta esotica. Eh si, il nostro Natale fatto di vetuste tradizioni non tralascia comunque bellissime ananas, o banane e papaye che ormai quotidianamente abitano le nostre case. Eppure, non è una delle scelte migliori quella che facciamo acquistando frutta esotica che, prima di arrivare sulle nostre mense fa il giro del mondo.
Confetture ecosostenibili, senza frutta dall’estero
Per rifarci a qualche dato di Coldiretti allora leggiamo che: “Solo per il trasporto, per ogni chilo di ciliege del Cile (coltivate a quasi 12 mila chilometri di distanza) fatto arrivare sulle nostre tavole vengono consumati quasi 7 kg di petrolio e vengono prodotti più di 21 kg di CO2, per i mirtilli argentini (11 mila km percorsi) 6,4 kg di petrolio consumati e 20 kg di CO2 emessi, per il cocomero brasiliano (9 mila km) 5,3 kg consumati e 16,5 kg emessi e così via per noci californiane, more messicane e asparagi dal Perù. Insomma, un bel contributo all’inquinamento del globo.” La ragione come al solito è quella economica ma quante volte abbiamo parlato di qualità dei prodotti? Sicuramente non possono essere “colti e mangiati” quindi subiscono una serie di trattamenti che fanno si che il prodotto quando arriva nei nostri negozi a prezzi proibitivi spesso, ha meno della metà delle proprie caratteristiche qualitative e nutrizionali.
Confetture ecosostenibili come una volta
Allora perché non usare i vecchi metodi della nonna? Conservare frutta e verdura acquistandola dai nostri produttori, che oltre a dare una mano all’economia interna ci permette di conservare i meravigliosi sapori della nostra terra acquistando prodotti freschi e di stagione da gustare poi con tutta calma, fino all’anno successivo. Conservare frutta e verdura è molto economico se acquistiamo i prodotti nella loro stagione di produzione. E’ semplice.
I metodi tradizionali infatti non si basano su strane alchimie, sono senza conservanti, senza coloranti, senza altri additivi chimici. Ci permettono di conservare tutto quello che vogliamo senza limiti, sia di frutta che di verdura perché diversi sono i modi di conservazione e trasformazione dei prodotti da adottare secondo i prodotti e le stagioni: sott’olio, sott’aceto, sotto sale, sottovuoto ecc., e unendo tra loro diversi ingredienti, è anche possibile ottenere prodotti molto fantasiosi e prelibati. Se seguiamo poi tutte le indicazioni, e come sapete abbondano manuali e ricettari, alla lettera tenendo ben presenti quelle che sono le norme igenico-sanitarie, potremo sentirci veramente soddisfatti del nostro lavoro.
Confetture ecosostenibili
E’ salutare perché conosciamo i prodotti all’inizio se sono dell’orto di casa nostra o di qualche azienda a chilometri zero o del nostro negoziante di nostra fiducia, e perché la trasformazione cosi tradizionale permette di mantenere intatti tutti i benefici della frutta e verdura, e soprattutto è vera… E quando ci dicono che è anche ecosostenibile significa che in questo modo, contribuiamo ad evitare che tanti prodotti facciano il giro del mondo con costi assurdi per poi venire buttati al macero perché in eccesso, ma se non avete tempo e non volete rinunciare al meglio della nostra tradizione contadina allora ecco frutta sciroppata o conserve di frutta fatte in “casa” per noi…
Da servire semplicemente a fine pasto, magari con un po’ di gelato se non si vuole fare una delicata crema; le pesche sciroppate sono un’ottima soluzione per preparare un frullato tutto naturale. Ricordatevi di aggiungere solo dell’acqua per far si che sia più diluito e quindi dissetante e non aggiungete zucchero, in quanto la frutta conservata scioglie più lentamente gli zuccheri della frutta fresca.