Quando lo zucchero non c’è ma restano le calorie
Ancora un interessante articolo da IL SALVAGENTE….
Le linee dietetiche sono molte, l’industria alimentare sfrutta il filone e la moda del “leggero a tutti i costi” prende piede. Nei prodotti “sugar free” gli edulcoranti sostituiscono il saccarosio. Chi ha necessità di controllare il peso o tenere a bada la glicemia deve fare attenzione. Il Salvagente ha messo a confronto 12 tipi di tavolette senza zucchero, sia fondenti che al latte
Si legge “senza zucchero” e si pensa “light”. L’equazione è immediata, il collegamento logico. Almeno per i più. Il settore degli sugar free gioca sull’equivoco, ossia la falsa illusione di mangiare leggero, e si espande. Non più solo gomme o caramelle, ma addirittura biscotti, marmellate e cioccolato. Prodotti perfetti per mettere a tacere la coscienza in caso di “trasgressione” ma decisamente sconsigliati per chi vuole tenere sotto controllo il peso. Perché togliere lo zucchero non vuol dire eliminare le calorie.
Grassi e calorie.
Il settimanale il Salvagente, nel numero in edicola da giovedì 25 novembre, ha preso in esame le tavolette di cioccolato “senza zucchero” vero e proprio “rifugio” per gli amanti dei dolci costretti in un qualche regime alimentare e dietetico. Un campione di 12 prodotti, fondenti e al latte, acquistati in bar, supermercati e farmacie. Tutti sostituiscono il saccarosio (il comune zucchero) con edulcoranti (non sempre ugualmente tranquilli, spiega il settimanale dei diritti dei consumatori) e tutti si caratterizzano per la consistente presenza di grassi, dal 30 al 40% del totale. Il risultato è inevitabile e poco incoraggiante per chi cerca di tenere a bada la linea: il cioccolato senza zucchero, soprattutto al latte, è tutt’altro che leggero.
Si va dalle 423 calorie per 100 grammi di prodotto di Diet Line fino alle 498 kcal di Venchi Chocolight: valori che poco si differenziano da quelli delle tavolette zuccherate tradizionali (mediamente il cioccolato al latte ha un apporto calorico pari a 565 kcal per 100 grammi). Non va meglio alle tavolette di fondente: solo quella di Cuorenero, l’unica che può esporre la scritta “a ridotto contenuto calorico”, vanta il 30% di calorie in meno rispetto a una fondente tradizionale (542 kcal per 100 grammi).
Il parere della Nutrizionista
È per questo che Letizia Saturni, nutrizionista e tutor del master in Dietetica e nutrizione dell’Università Politecnica delle Marche non ha dubbi: “Anche a chi segue una dieta ipocalorica consiglio, per uno sfizio, di scegliere un cioccolato tradizionale. Non solo la differenza con quelli senza zucchero non è così rilevante ma soprattutto quando si sceglie un prodotto presunto light si tende a esagerare. Il consiglio, al massimo, è di optare per il fondente: il latte aggiunge una componente di grassi e quindi più calorie”.
Aggiungiamo molto volentieri che trovare un cioccolato artigianale, fatto con materie prime scelte e epossibilmente senza conservanti, senza coloranti e additivi chimici.