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Sembrava quasi si fossero sbagliati…
Una leggera “farina” acquosa sfarfalla danzando nell’aria quasi volesse divertire la gente ancora alle prese con le nevicate precedenti, era una danza è vero, ma continuava leggera e felice… non attaccava per strada, era caldo. La danza continuava ed i fiocchi s’ingrandivano fino a che nel primo pomeriggio, la musica è cambiata ed ininterrottamente scendeva copiosa dal cielo.

Poche ore per ritrovarci di nuovo sommersi da centimetri e centimetri di neve; poche ore per vedere il tuo orgoglioso bambù piegato e spezzato, poche ore per vedere sparire la strada e chiedersi come uscire se la neve supera gli stivali.

Non un rumore, la strada principale poco lontana è invisibile nel bianco assoluto. Tre aironi che probabilmente avevano il nido nel vicino fiume cercano dall’alto un posto dove fermarsi; hanno già distrutto il loro habitat mesi fa, quando per provvedere ai famosi danni dell’alluvione, parliamo sempre delle Marche, hanno “costruito” il letto del fiume con ruspe e caterpillar coprendo con la terra, insieme ai cumuli di immondizia, copertoni, eternit, cemento e quant’altro, gli arbusti spontanei che rendevano il piccolo corso d’acqua ameno e sicuro per gli aironi o cicogne, non so, che negli ultimi anni avevano trovato la loro dimora.

Ora hanno fatto un corso stretto ed alto che mi chiedo se, quando si scioglierà la neve, sarà in grado di contenere l’acqua o non tracimerà rendendo quello che ora i contadini chiamano “campo di pallone” in una pericolosa discarica a cielo aperto.

Le ruspe sono ancora ferme coperte dai centimetri e centimetri di neve, ma noi non possiamo muoverci perché nessun mezzo comunale è mai venuto in questi giorni a pulirci le strade; nemmeno la posta arriva da una settimana e più…

Ora cercheremo di prendere le pale e aprirci un varco perché se avremo bisogno di un pezzo di pane o di qualcos’altro, saremo costretti a spostarci e siamo stati fortunati che finora abbiamo avuto luce ed acqua…

Non si sa quando finirà. Per ora le previsioni ci hanno preso. Per aprire la porta-finestra stamattina è stata dura. Ancora briciole per i poveri uccelli che per fortuna qui, hanno trovato il loro ristorante, ma se non si sbrigano a mangiare la neve copre il pane. In una foto fra le nubi appare  un piccolo squarcio di cielo azzurro, la speranza ma è circa mezzo metro la neve che si è accumulata da ieri, ne hanno previsto uno e con terrore e noia, lo confesso, penso che abbiano ragione perché sono le 8.30 di sabato 11 febbraio e ha ripreso a nevicare…

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