Carnevale, la sua origine
Come ci raccontano storie e leggende, il nome “carnevale” deriva dal latino “carnem levare”, eliminare la carne – e corrispondeva all’ultimo giorno che precedeva la Quaresima. In quel giorno, per accogliere il lungo periodo di digiuno che ancora oggi accompagna alla Pasqua, si teneva un grande banchetto. Questo è il carnevale cattolico, da quanto ci racconta
wikipedia; oggi il Carnevale, ha più di un giorno da festeggiare ma le sue origini sono molto più remote. Dalle “dionisiache” feste dei greci ai “saturnali” dei romani, giornate “dissolute” accompagnavano scherzi, ribaltamento dei ruoli, e soprattutto travestimenti.
Carnevale, feste meravigliose
nei secoli hanno riempito pagine di storia e letteratura. Fasti, cortei, sfilate hanno dato origine a giornate ludiche memorabili, cavalcando sempre il desiderio di essere, almeno in quei giorni, qualcuno che non si è e si vorrebbe essere. In quei giorni ognuno può essere qualcun altro. Il travestimento, la burla, la caricatura portavano e portano ancora tanta allegria tra la gente che, nonostante i secoli continua a divertire e coinvolgere grandi e piccini. E nella festa più colorata, sfrenata dell’anno, appuntamenti “grassi” puntellano eventi, sfilate, carri. Carnevali famosi in tutto il mondo si alternano con i più piccoli, non meno divertenti, di paese ma sicuramente a richiamare ancora indistintamente tutti in questi giorni sono i dolci di carnevale, buonissimi come tutti i fritti.
Carnevale ogni fritto vale
Il fritto non è sicuramente il tipo di cucina più consigliato. Più è buono, più è proibitivo il cibo ma, nei giorni di Carnevale bisogna chiudere un occhio, ma uno solo. Se li chiudete tutti e due rischiate di fare abbuffate e i giorni che seguono, sicuramente più morigerati e salutari per molti aspetti, potrebbero farvi “pagare” le conseguenze di tante dolcezze, quindi ancora una volta non eccedere.
Secondo: scegliamo dolci anche cotti al forno, ce ne sono di buonissimi.
Terzo se proprio scegliamo dolci fritti, ricordiamoci che oltre all’olio di frittura dovete considerare i ripieni: creme, confetture, zucchero…, un bel contributo di calorie.
Ultimo ma più importante, mangiate possibilmente dolci più semplici, casalinghi e sani. Non fatevi abbindolare dai coloranti, che non servono a nulla se non a far male. Cercateli freschi, senza conservanti e soprattutto leggete l’etichetta o accertatevi di come sono fatti perché i vostri figli sono il bene più prezioso. Quindi bimbi, attenti ai genitori e che la festa inizi!