Cachi o kaki, in Oriente il cibo degli Dei
La “mela d’Oriente” in Cina e in Giappone è un frutto fondamentale nell’alimentazione quotidiana ma ancora oggi viene considerato l’albero delle sette virtù:
la prima e’ la sua lunga vita,
la seconda la grande ombra,
la terza la mancanza di nidi tra i rami,
la quarta l’assenza di tarli nel legno, quinta la possibilita’ di giocare con le sue foglie indurite dal gelo,
sesta la qualita’ delle foglie da cui si ricava un bel fuoco, ultima la possibilita’ di usare le foglie come concime per la terra.
Chiamato comunemente ed erroneamente “caco”, e piu’ raramente kaki ma il suo nome botanico e’ Diospyros kaki, o loto del Giappone, vanta una tradizione millenaria. La polpa matura del kaki, dal sapore delicato e dolcissimo era cosi’ apprezzata, da essere considerata in Oriente fin dall’antichita’ cibo “degli dei”. . .
Cachi, dall’Oriente con sapore
Importato in Europa verso la fine del 1700, viene considerata una pianta ornamentale. Sembra che in Italia il primo cachi fu piantato nel giardino di Boboli a Firenze, ma è verso la fine dell’800, con l’importazione di qualità piu’ pregiate che ne viene apprezzata la polpa dolce e cremosa, che si usa mangiare con il cucchiaino. Il kaki è una bellissima pianta, che ben si adatta al nostro clima peninsulare che può raggiungere i 12 m. di altezza e vivere anche più di 40 anni. Dal colore giallo intenso, quasi rosso quando raggiunge la piena maturazione, verso novembre/dicembre e la pelle sottilissima sembra un velo pronto a squarciarsi per offrire questa polpa prelibata alla vaniglia o alla mela, le due qualità più conosciute. Il cachi se non è maturo “allappa” vale a dire ha un sapore stridente, acido che da fastidio al palato grazie alla quantità di tannino che perde pian piano che matura. Si consiglia infatti se si scelgono cachi acerbi, di metterli al buio insieme a delle mele o pere che ne aiutano il processo di maturazione, o se maturi, di non tenerli più di due/tre giorni in frigo.
Cachi
è un frutto molto energetico con le sue 65 calorie per 100 grammi ricco di potassio, beta-carotene e criptoxantina e vitamina C e forti quantita’ di zuccheri allo stato di glucosio, che lo rendono sconsigliabile a chi soffre di diabete e obesita’, ma è particolarmente indicato ai bambini, a chi pratica sport e si sente stanco fisicamente o mentalmente. Per queste proprietà – vitamine e betacarotene – il kaki rallenta l’invecchiamento delle cellule ed è particolarmente indicato a chi soffre di acne, infiammazione della prostata e donne che hanno un ciclo mestruale doloroso
e’ anche molto ricco di fibre e mostra un’efficace azione diuretica perche’ ricco di calcio e potassio che aiutano a liberarsi dei liquidi in eccesso, aiuta il fegato a depurarsi ed utile all’apparato nervoso.
Simpatica curiosità: il kaki fa bene per la tosse e per il singhiozzo. Il legno fornito dalla pianta dei cachi è molto duro e resistente; per questo motivo viene utilizzato per la fabbricazione di oggetti molto robusti.