POSSONO CONTENERE TROPPA CAFFEINA…
Dopo la morte della quattordicenne del Maryland a causa di un’aritmia cardiaca dovuta molto probabilmente ad un avvelenamento da caffeina, si riaccende l’attenzione sulle bibite energetiche.
Nel dicembre del 2011, Anais Fournier è deceduta 24 ore dopo aver bevuto due lattine di Monster Energy. Secondo gli avvocati della madre della ragazza che hanno citato la Monster Energy della California, in una lattina da 0,7 litri ci sono 240 gr di caffeina, quando il limite massimo permesso dalla legge degli Stati Uniti è di 71,5 milligrammi per ogni 12 gr. di prodotto.
L’accusa è che manca un’etichetta nella lattina di questa bevanda che avverta della pericolosità del prodotto dovuta alla quantità esorbitante di caffeina.
In una recente intervista al Telegraph la dietista Clare Evangelista avverte dei pericoli della caffeina somministrata ai bambini e adolescenti. La dottoressa non crede che i bambini dovrebbero consumare caffeina fino a tarda adolescenza. Ha inoltre dichiarato che: “Abbiamo solo i primi 20 anni per costruire le ossa che dovranno sostenerci per il resto della nostra vita. La caffeina può causare in futuro l’osteoporosi, in quanto aumenta la fuoriuscita di calcio nell’urina, impedendo così che venga utilizzato per una buona crescita delle ossa “.
La quantità di caffeina consumata da Anais in una delle bevande Monster Energy presenta i livelli equivalenti di quattordici lattine di Coca-Cola.
Poiché Monster Energy è considerato un integratore alimentare la quantità massima di caffeina contenuta nei loro prodotti non rientra l’assegnazione caffeina limite legale per bere.
La Caffeina è un alcaloide che agisce come un farmaco stimolante e un inibitore della acetilcolinesterasi. Agisce contro il sistema nervoso centrale allontanando la sonnolenza e riportando ad uno stato di vigilanza Se consumata in dosi elevate la caffeina è considerata una sostanza tossica; può causare interruzioni del sonno ed arrivare addirittura a causare l’insonnia. Ha anche effetti su pazienti con disturbi d’ansia e può contribuire a causare altre disturbi quali, nervosismo, irritabilità, irrequietezza, mal di testa e palpitazioni cardiache.
Anche se la società non crede di essere responsabile di questo decesso, secondo l’FDA, il Ministero della Salute, sarebbe in quinto caso in America negli ultimi tre anni.
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