Funghi da mangiare o da evitare?
Perché scrivere di tartufi e funghi se parliamo di cibo per bambini? CIbimBO non parla di cibo per bambini ma per tutti, e proprio ai più piccoli bisogna insegnare a conoscere il cibo e a mangiare in modo semplice, sano senza conservanti, senza coloranti, senza additivi chimici. Di funghi si muore oggi come in passato: insegnare ai bambini, e imparare anche noi adulti, a conoscere questo prelibato dono della terra, scoprire qualche segreto e seguire qualche semplice consiglio consentirà a tutti un consumo più “sicuro”. Anche i funghi fanno parte della nostra alimentazione, a che età possono mangiarli i bambini? Rispondiamo subito, ma prima cerchiamo di saperne qualcosa di più…
L’ispettore micologo
Tra la metà di agosto e la metà di ottobre è bello andare in cerca di funghi, ma se non si è esperti, i rischi sono davvero grandi!
Bisogna essere attenti a riconoscere quelli buoni dai velenosi e spesso è molto facile sbagliare. Forse non tutti sanno che le Asl (Azienda Sanitaria Locale) hanno un servizio riservato al controllo dei funghi, quindi se siete degli appassionati cercatori di funghi, prima di mangiarli fateli vedere, sarete sicuramente più tranquilli. L’esperto micologo che troverete al centro, non solo è specializzato nel settore e lo dimostra l’attesto di “Ispettore micologo” ma ogni due anni fa corsi di formazione per essere sempre aggiornato sull’argomento; quindi quando un micologo iscritto all’Albo vi garantisce che il fungo è commestibile potete stare certi.
Appena avete raccolto i funghi, puliteli da foglie e terriccio, sistemateli in cestini o scatole, contenitori traforati, e andate direttamente al controllo, potete sempre informarvi prima qual’è l’ASL più vicina a voi.
La consulenza è gratuita, motivo in più per controllare ed evitare gravi conseguenze poi. E’ un ottimo servizio quello che ci offre la nostra Sanità, professionale, e utilissimo, quindi evitate qualunque tipo di “dicerie” e controlli superflui, e approfittate, andate subito a chiedere il parere del micologo.
Come mangiare i funghi?
Non c’è cottura che elimini la pericolosità dei funghi velenosi quindi evitare pericolosi tentativi.
E’ consigliabile mangiare i funghi ben cotti, in modo da uccidere eventuali sostanze tossiche superflue. Ci dicono che il comune “chiodino” Armillaria mellea, che è tossico, deve essere prebollito per almeno 15-20 minuti, prima di essere consumato. L’acqua deve essere buttata via.
Secondo le dimensione e i pezzetti di come vengono tagliati i funghi devono cuocere almeno 40 minuti e alcune specie anche di più, mentre da consumare crudi ci sono gli Amanita caesarea (ovulo buono), Boletus edulis (porcino). Preferite sempre un condimento sano e leggero, come l’olio extra vergine d’oliva a condimenti che potrebbero aumentare la difficoltà di digestione, soprattutto poi se a mangiarli sono anche i bambini che hanno l’apparato digestivo non ancora del tutto sviluppato, donne in gravidanza o in allattamento, le persone affette da intolleranze a particolari alimenti o con difficoltà digestive note .
Sembra superfluo aggiungere che funghi trovati vicino discariche, luoghi inquinati, lungo le strade, non vanno nemmeno toccati, perché i funghi come i molluschi marini, assorbono tutto.
Nei funghi sott’olio si può sviluppare la tossina botulinica, se si fanno in casa è bene seguire determinati procedimenti perché si può sviluppare il Clostridium botulinum, un batterio, comunemente conosciuto col nome di botulino, che produce una tossina mortale.
Al mercato o al supermercato leggere sempre attentamente l’etichetta sulla confezione, o comprarli da persone di fiducia, evitare di comprare i funghi da “venditori” casuali ma solo dai rivenditori autorizzati che sono invece, garantiti perché hanno subito un controllo preventivo da parte degli ispettorati micologici delle ASL.
Quindi, a che età i bambini possono mangiare i funghi?
I funghi sono difficilmente digeribili, soprattutto se consumati crudi. La loro membrana cellulare è costituita da chitina, una sostanza molto impegnativa da digerire, soprattutto prima dei 13-14 anni, quando gli enzimi deputati alla sua demolizione non sono presenti in quantità adeguata. Inoltre, i bambini sono molto più sensibili degli adulti agli avvelenamenti da funghi tossici. Questo è il motivo per cui è bene evitare di far fare scorpacciate di funghi ai bambini ma, se di tanto in tanto condite la pasta o preparate dei piatti o dei contorni con i funghi, purché siano veramente buoni e controllati, anche loro li possono assaggiare.
Acquistando i funghi verificate che sia ben presente nella confezione, l’etichetta che attesta il controllo micologico, se manca, segnalate il fatto agli organi preposti al controllo degli alimenti (ASL, NAS ecc.). Anche se li comprate sfusi dal fruttivendolo i funghi devono avere il certificato che dimostri l’avvenuto controllo.
Infine se avete sintomi come nausea, vomito e diarrea, correte al Pronto Soccorso, portando possibilmente anche i resti di quello che avete mangiato, non curatevi da soli.
Ricorda:
La sintomatologia da avvelenamento può comparire sia in tempi molto brevi (da 30 minuti a 6 ore) che in tempi molto lunghi (da 6 a 20 ore). Questa seconda evenienza è più pericolosa, perché è con questa latenza che avvengono i danni maggiori a carico degli organi vitali.
Rivolgiti ad un Centro Antiveleni per avere informazioni tossicologiche, il servizio è attivo 24 ore su 24.